Diecimila euro che, soprattutto in questo periodo, forniscono un aiuto importante all’associazione Casa della Mamma e del Bambino onlus di Borgosesia. È il supporto economico che è arrivato quest’anno dall’8X1000 diocesano per il progetto “Integrazione culturale, sostegno psicologico ed educativo per bambini e adolescenti”.
Un’iniziativa che punta ad aiutare, attraverso percorsi educativi extrascolastici, bambini e adolescenti, stranieri e non, ospitati nella struttura nata nel 1990. Scopo della casa tutelare la maternità attraverso l’accoglienza di donne in difficoltà. In particolare mamme con bambini, italiane e straniere, con attenzione per le donne in gravidanza maggiorenni e minorenni. «Il progetto finanziato quest’anno dall’8X1000, 10mila euro su un budget di 25mila – spiega la coordinatrice Cristina Villan, che opera con un importante team educativo e con un gruppo di volontari – è per noi significativo. Nasce dall’esigenza che viviamo adesso. In casa ospitiamo bambini di scuole elementari, medie, ma anche delle superiori. Tutti ragazzi grandi rispetto a quelli che accogliamo solitamente. La maggior parte di questi minori inoltre – precisa Villan – proviene da culture molto lontane e diverse nonché molto distanti dalla cultura italiana. Abbiamo quindi riscontrato la necessità di supportare maggiormente questi ragazzini nello studio della lingua italiana e nell’integrazione socio-culturale».
Destinatari sono bambini e adolescenti tra i 5 e i 16 anni provenienti in particolare da Italia, Ciad, Cina e Romania. «Le storie di vita di questi minori sono segnate da eventi traumatici. Le minori che arrivano dal Ciad – continua la coordinatrice – hanno vissuto nel paese di origine, dove il padre è rimasto ucciso durante gli scontri della guerra civile. La madre, a quel punto, non ha potuto far altro che scappare in Europa con le figlie». Il viaggio ha visto una prima tappa in Libia, per poi giungere in Sardegna e spostarsi successivamente in Francia, dove sono rimaste per tre anni. Dopo la famiglia è tornata in Italia in un Centro di accoglienza straordinaria del Torinese. «E poi sono arrivate da noi. Rispetto ai minori cinesi, la difficoltà nell’integrazione è dovuta al fatto che, per cultura, vivono chiudendosi molto in se stessi e sono poco abituati a confrontarsi con persone italiane. Sono poi ancora in grande difficoltà con l’italiano».
Obiettivo del progetto è quindi un’integrazione maggiore nella cultura italiana. «E soprattutto a scuola e nella comunità dove si trovano a vivere». Diverse le azioni per ottenere il risultato. In particolare sfruttando figure professionali non presenti nell’equipe della Casa, come il mediatore culturale per spiegare ai minori come integrarsi e per permettere alle educatrici di conoscere e comprendere le culture di provenienza dei bambini. In aiuto, con il progetto, arriva anche il sostegno psicologico per affrontare i traumi vissuti. E poi corsi sportivi per aumentare le possibilità di conoscenza e frequentazione di coetanei; l’acquisto di materiale educativo, scolastico ed elettronico per incrementare le possibilità ludico-ricreative; corsi di potenziamento della lingua italiana e percorsi di psicomotricità per chi ha difficoltà anche motorie di coordinazione.
Nata nel 1990, ha accolto e aiutato oltre mille donne con i loro piccoli
In questi anni di attività, dal 1990 al 2023, sono state accolte più di mille persone tra mamme e bambini alla Casa della Mamma e del Bambino (casamammabambino.it). La struttura ospita anche donne vittime di violenza senza bambini al seguito.
Le accoglienze si effettuano con richiesta dei servizi sociali, segnalazione di altre associazioni che sono impegnate in attività socio-assistenziali e con il contatto diretto delle persone in difficoltà.
A valutare le domande, tempestivamente, il Consiglio dell’esecutivo. Il Consiglio direttivo è composto dal presidente Leonardo Ruga, dal vicepresidente, don Gianni Remogna, da Maura Rosa segretaria e da Daniela Bottinelli, tesoriere. Il Consiglio è in carica dal 16 ottobre 2022 al 16 ottobre 2026.
Il progetto, sostenuto dall’8 per mille
Il progetto è sostenuto con i fondi dell’8 per mille.
Chi può firmare? Coloro che possiedono solo redditi di pensione, di lavoro dipendente o assimilati, attestati dal modello CU e sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.
Utilizzare l’apposita scheda allegata al modello CU:
- Nel riquadro relativo alla scelta per l’Otto per mille, firmare nella casella Chiesa Cattolica
- Firmare anche nello spazio “Firma” posto in basso nella scheda.
Come consegnare? Consegnare entro il 30 novembre solo la scheda con la scelta, in una busta chiusa, che deve recare cognome, nome, codice fiscale e la dicitura “Scelta per la destinazione dell’8xMille, del 5xMille e del 2xMille dell’Irpef”:
- Presso qualsiasi ufficio postale . Il servizio di ricezione è gratuito.
- Ad un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (professionista, CAF).
Gli intermediari devono rilasciare, anche se
non richiesta,
una ricevuta - È anche possibile trasmettere la scelta direttamente via internet.