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Recitare Pirandello è difficile, lo è ancora di più farlo con il pubblico a non più di due passi dagli interpreti. Però gli attori della “Compagniadellozio” sono riusciti nell’intento e per un’ora e mezzo hanno tenuto in tensione i presenti nel proporre “Uno, nessuno, centomila”, nel salone della Casa della Carità a Borgomanero.

Non c’era una sedia vuota ed è stato «un modo – ha detto il regista Matteo Minetti, ossolano di Anzino, ma un poco anche borgomanerese per precedenti esperienze – di portare il teatro verso il pubblico invece che il contrario». Il testo è stato adattato da Matteo “Cinzio” Riva, borgomanerese, protagonista nel ruolo di Vitangelo Moscarda. Professionale la sua prestazione seppur Cinzio non sia attore professionista. Ha recitato senza sbavature, frutto di un anno di preparazione, di passione e di indubbia capacità. Ma altrettanto valida la recita di Marta Zanetta, anch’essa borgomanerese, e di Antonio Santomauro, gattinarese di nascita, aronese di adozione. Marta e Antonio, nella loro versatilità, hanno rivestito ruoli di più personaggi del romanzo pirandelliana.

Il ricavato dalle libere offerte alla Casa della Carità che, come ha spiegato Mario Metti, presidente dell’Associazione Mamre, che si occupa della gestione, fornisce trenta pasti al giorno a persone non abbienti (ma chiunque può parteciparvi con prenotazione e un’offerta) e dà un giaciglio a persone che, altrimenti, non avrebbero un tetto dove dormire.

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