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Il sogno di Franca Olmi si realizza. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto che sancisce l’ingresso dei Comuni di Verbania, Mergozzo e Ornavasso nel Parco nazionale della Val Grande.

Il lago e la montagna ora sono uniti. Così come già nel 1985 Olmi – poi divenuta prima presidente del Parco – auspicava durante i lavori del convegno promosso a Verbania dal Comprensorio del Vco. Il titolo di quell’incontro già riassumeva il tutto: “Il turismo integrato”. Olmi ha visto lontano. È stata tenace nell’insistere che per un territorio come quello del Vco – dove nel raggio di cinquanta chilometri si passa dalle bellezze del lago Maggiore alla catena del Monte Rosa (quante volte ha ripetuto questo concetto!) – è indispensabile che le due offerte turistiche, lago e montagna, concordino. Ora, il Parco Nazionale della Val Grande – sua creatura – ne diventa il manifesto.

«L’ingresso di Verbania, Mergozzo e Ornavasso – afferma l’attuale presidente del Parco, Luigi Spadone – ci rende felici. È il segno che in tanti credono nel valore e nel ruolo di questo ente. È evidente che con Verbania e Mergozzo i laghi guardano alla montagna. E viceversa. Il Parco diventa sempre più meta per il turismo, integrandosi con le offerte delle realtà lacustri». Sulla possibilità di maggiori accessi nel Parco, il presidente Spadone puntualizza però che «l’obiettivo non è arrivare ad un turismo di massa, perché snaturerebbe l’identità stessa della Val Grande. Eviteremo di giungere a situazioni come nel parco delle Cinque terre dove per far fronte alla mole di turisti sono stati istituiti i sentieri a senso unico. Il nostro obiettivo è integrare le due offerte turistiche, ma con il rispetto dell’ambiente Parco».

In quest’ottica si guarda anche ai prossimi obiettivi e progetti. «A gennaio – sottolinea Spadone – prenderà servizio il nuovo direttore dell’ente Parco, il dottor Michele Zanelli. Giunge da un’esperienza importante di gestione, prima nel Parco dell’Isola Maddalena e attualmente nei Parchi del Ducato in Emilia. Sul suo tavolo troverà, tra gli altri impegni, quello dell’integrazione dei tre nuovi comuni e soprattutto insieme dovremo affrontare il discorso della redazione del Piano del Parco, una sorta di piano regolatore. Si tratta di un percorso lungo, che richiede tempo, ma necessita anche di essere avviato nel breve. Per redigerlo sarà utile il coinvolgimento di tutti gli enti e i portatori di interesse che ruotano attorno al Parco».

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