Condividi su

Nell’anno scolastico appena cominciato le scuole paritarie sono 11.648 e gli iscritti 790.460, circa il 10% della popolazione studentesca. Nella costruzione di un “sistema formativo integrato – in un Paese in cui in dieci anni si sono complessivamente persi più di 415mila alunni delle Primarie e 125mila circa nella Secondaria di I° grado – non si può solo rimanere in attesa che questa “onda lunga” si abbatta sulla Secondaria di II° Grado.

Numero iscritti alle Scuole

Se vi è una chiusura media di 170 Paritarie all’anno (prevalentemente Infanzia e Primaria, spesso legato all’invecchiamento del personale degli Enti gestori religiosi) vi è anche una crescita degli iscritti nella Secondaria. Le Paritarie registrano un più 15% nel Primo Grado (nello Stato meno 8%) ed un più 21% nel Secondo Grado (solo più 4% nelle Statali).

Lo Stato aumenta l’offerta di sedi (più 3-4%), ma diminuisce la domanda (nonostante la frequenza sia gratuita) mentre nelle Paritarie, seppur diminuisce l’offerta di sedi (meno 7 – 8%), aumenta invece la domanda, nonostante vi sia una retta da pagare. Questo “paradosso economico” si registra solo quando si è di fronte ad una “percezione” di fattori qualitativi così forti che si è disposti a pagare un prezzo più alto, a prenotare in anticipo il “posto”, ad essere coinvolti nella personalizzazione del servizio (esempio: scelta dell’indirizzo e della formula).

L’articolo integrale sul nostro settimanale in edicola venerdì 18 ottobre con gli approfondimenti e altre notizie dal territorio della Diocesi di Novara. Il settimanale si può leggere abbonandosi o acquistando il numero che interessa direttamente qui.

Giovanni Campagnoli

Condividi su

I commenti sono chiusi.

Leggi anche

Editoriali

Siamo ciò che leggiamo: Campana, Rebora e Montale riscoperti attraverso le loro biblioteche

Padre Ludovico Maria Gadaleta

cyber bullismo solitudine giovani
Editoriali

La riflessione interiore, una terapia per tutti

Gianfranco Quaglia

Editoriali

La società civile contro le spese militari

Don Renato Sacco

Editoriali

E’ ora di archiviare l’estate novarese 2025, tropicale a giugno e mite a luglio

Luca Dal Bello