La messa e la processione, la benedizione e la distribuzione della fagiolata e del pane. Anche quest’anno il programma della Festa di San Giulio alla Badia di Dulzago resta immutato. Perché così vogliono la tradizione e gli organizzatori.
“E’ una festa religiosa – tengono a precisare Giovanni Rizzi e Giuliana Barbero del gruppo volontari – senza alcun riferimento a sagra o fiera”. La festa, che cade quest’anno domenica 26 gennaio, mantiene da sempre usanze e costumi. Rizzi e Barbero sono tra i fondatori della Comunità della Badia di Dulzago, quella che ufficialmente vide la luce qualche decennio fa sotto la guida di padre Mario Airoldi, l’indimenticato parroco scomparso proprio un anno fa dopo una vita interamente dedicata al prossimo.
“Di quel gruppo – proseguono – facevano parte anche Ezio Frattini, Rossella Bottini, Michela Barbieri e Elena Gatti. Tutti insieme abbiamo organizzato tante edizioni, con tanto impegno e sempre col sorriso. Anche nel terribile periodo della pandemia Covid quando pure siamo riusciti nell’intento sfidando tante restrizioni”.
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