Apertura dello Scurolo di San Gaudenzio, sabato pomeriggio a Novara, in una basilica gremita di fedeli (foto Alessandro Visconti). Prima di uno dei momenti principali e più sentiti della patronale c’è stato l’arrivo dell’associazione Amici di Santiago e della delegazione della Colonia Gallorum, che, in questi giorni, guidati rispettivamente da Eugenio Imperatori e da Carlo Vinzio, hanno percorso il cammino di San Gaudenzio, dalla città natale del Santo Patrono, Ivrea, sino appunto a Novara. Un cammino in diverse tappe, come Piverone, Santhià e Vercelli per arrivare appunto a Novara.
I membri della delegazione della Colonia Gallorum, realtà che si occupa di rievocazioni storiche, indossavano abiti storici del IV secolo dopo Cristo.
L’associazione collabora con i più importanti gruppi italiani che rievocano tale periodo. Il gruppo che ha partecipato al Cammino di San Gaudenzio, ha concluso poi il proprio cammino con una tappa da Cavallirio a Isella di Grignasco domenica 19 gennaio.
In basilica, poi, l’intervento del vescovo, Franco Giulio Brambilla, che, poco prima delle 16,30, ha aperto i lo Scurolo e quindi i cancelli dell’altare con la teca di San Gaudenzio. Con lui il vicesindaco Ivan De Grandis.
Monsignor Brambilla ha chiesto serenità e pace per tutta la città. Lo Scurolo resterà ora aperto e visitabile da parte dei fedeli sino a domenica 26 gennaio.
Presenti all’apertura dello scurolo le principali autorità, a partire dal prefetto Francesco Garsia. Presente anche la Novarese dell’Anno, Margherita Zanetta.
Il nuovo presidente della Fabbrica lapidea, Matteo Caporusso, come da tradizione, ha illustrato le condizioni del complesso formato da Basilica, Cupola e Campanile.
“Quanto realizzato – ha spiegato – è stato portato a termine con le donazioni di tanti novaresi. L’invito è ora ampliare le sinergie e unirsi ulteriormente, istituzioni e non solo, per raccogliere fondi per contribuire alla tutela di quello che è il simbolo per eccellenza della città”.
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