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Un viaggio tra testi, immagini e musica per approfondire il tema della Shoah. In particolare Auschwitz e i manoscritti ritrovati nel campo di concentramento, prima testimonianza di quel complesso di morte, attivo tra il giugno del 1940 e il gennaio del 1945. È quanto realizzato dagli studenti della IV A del liceo classico Carlo Alberto, a Novara.

Un lavoro che, sotto la direzione del professor Mauro Velati, hanno presentato al Centro parrocchiale di San Giuseppe. Titolo dell’incontro, pensato per gli 80 anni dalla liberazione dei prigionieri dal campo di
sterminio, “Voci da Auschwitz. Letture e riflessioni dai manoscritti ritrovati”. Il tutto in occasione della Giornata della Memoria.

«Un lavoro che mi ha permesso – spiega Martina Ferraro – di scoprire aspetti che non conoscevo. E che mi hanno profondamente colpito. Io sono stata in visita ad Auschwitz, ma nulla sapevo dei Sonderkommando, le unità speciali costrette a collaborare con le SS» nello sterminio di altri ebrei.

A comporre queste unità, spesso, gruppi di deportati. Sono loro ad aver sepolto nei dintorni dei crematori manoscritti e fogli di diari. Scritti tanto di loro pugno quanto da altri prigionieri. A colpire gli studenti, nella lettura di questi testi, la lucidità di molti deportati. «Abbiamo esaminato …

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