Settembre mese della ripresa, anche scolastica. E proprio pensando ai nostri istituti intitolati a Maraschi e a Verius, due sacerdoti oleggesi illustri che nei secoli scorsi si sono distinti in maniera diversa, nasce la curiosità di conoscerli più da vicino. Iniziando da Antonio Maraschi che qui nacque nel 1820 ed entrò come novizio, a Novara, nella Compagnia di Gesù trasferendosi poi negli Stati Uniti dove fu ordinato sacerdote nel 1848. Insegnò teologia in diversi ‘college’ e venne inviato in missione pastorale, insieme ad altri due padri, in California a San Francisco dove la corsa all’oro in quegli anni stava cambiando il volto della città. Le cronache del tempo narrano come dal Golden Gate ogni giorno arrivassero a centinaia in cerca di lavoro nei campi d’oro e l’unico sacerdote francescano presente non sapeva più come accogliere e dare assistenza spirituale ai nuovi arrivati. Mancavano sacerdoti per il culto ma anche scuole e rifugi per le nuove famiglie. In questo clima padre Maraschi fu accolto dal confratello Giovanni Nobili che a Santa Rosa aveva aperto nel 1851 il primo collegio gesuita della regione che oggi è il Santa Clara University. Padre Maraschi con l’aiuto dei padri Michele Accoliti e Giuseppe Bixio (fratello di Nino Bixio) fondò a san Francisco una nuova scuola la St.Ignatius Academy nel 1855 con solo tre studenti e un’unica aula ma in pochi anni crebbe e riuscì nel 1859 ad assegnare i primi diplomi di laurea. Infatti grazie all’intuito del fondatore che si indebitò per anni, la scuola attirò molti bravi insegnanti gesuiti che dall’Europa a seguito delle persecuzioni anti-cattoliche preferirono attraversare l’oceano ed esercitare liberamente lì il loro ministero, a favore dei giovani americani, che sempre più ricercavano istruzione dai padri gesuiti. La stima nei loro confronti da parte delle famiglie era destinata a crescere tanto che oggi quel college è diventata l’Università di San Francisco. Padre Maraschi passò lì tutta la sua vita come preside, insegnante, tesoriere e parroco. Morì nel 1897 e venne sepolto nel cimitero della missione di Santa Rosa, ricordato nella sua università con una grande sala conferenza all’interno di uno dei numerosi edifici che oggi la compongono. Tra due anni, nel bicentenario della sua morte, sarebbe bello ricordarlo con una delegazione oleggese proprio lì dove grazie al suo ministero, tanti giovani nei secoli hanno potuto avere una formazione scolastica e non solo. Nella foto il busto in bronzo dello scultore Harriet Moore di padre Maraschi venne commissionato nel 1985 dall’uomo d’affari Constantine Raise ed è tutt’ora esposto nel campus dell’università di San Francisco.
Rosa Massara
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