Sono ancora le criticità della scuola materna al centro dell’attenzione delle opposizioni bellinzaghesi. Stavolta, in aggiunta alle precedenti, con la richiesta di dimissioni dell’assessore Claudia Miglio.
I gruppi di minoranza L’IDEA per Bellinzago, Gruppo Misto Bellinzago e Bellinzago in Primis che, come spiegano, “hanno fin dall’inizio segnalato la contrarietà al fatto che i bimbi della scuola materna statale consumassero il pasto in aula”. Tanto che anche nell’ultimo Consiglio comunale hanno discusso con l’assessore all’Istruzione Claudia Miglio “contestando più volte l’irregolarità di tale servizio – continuano – e ribadendo l’inadeguatezza di questa costosa opera pubblica utile a poche famiglie e già obsoleta.
Abbiamo ascoltato le motivazioni in difesa dell’operato dell’amministrazione addotte dalla stessa Miglio Claudia, che sosteneva l’accordo con la Dirigente e l’Istituto scolastico stesso, dichiarando espressamente che era stata una scelta della maestra referente del plesso”. Ma non è tutto. “Dallo streaming del consiglio comunale – prosegue la minoranza – abbiamo avuto conferma che anche il sindaco ha difeso questa scelta, sottolineando più volte la sinergia nelle decisioni tra Il comune e la dirigente scolastica sull’argomento, ma null’altro ha aggiunto a titolo informativo, neanche nelle sue comunicazioni iniziali. Da un controllo al protocollo del Comune abbiamo riscontrato degli atti relativi all’argomento mensa scolastica in data antecedente al Consiglio. Reperiti i medesimi, abbiamo appreso che l’Asl aveva prescritto di non far consumare i pasti in aula, in quanto non a norma. Ci siamo quindi domandati come mai in quella seduta del 27 aprile né il sindaco né l’assessore Miglio Claudia abbiano portato a conoscenza di tutti la realtà dei fatti, cercando anzi di nasconderla, omettendo di richiamare quel verbale”.
A questo punto cosa pensate di fare? “Vista la gravità del comportamento e delle dichiarazioni di sindaco e dell’assessore all’istruzione Claudia Miglio, abbiamo presentato la richiesta di dimissioni della stessa, considerato che non solo è insegnante presso l’Istituto comprensivo stesso, ma è anche membro del Consiglio d’Istituto. Riteniamo questo fatto gravissimo e irriguardoso nei confronti dei consiglieri comunali e di tutti i cittadini, comprese le famiglie dei bimbi frequentanti. L’ennesima mancanza di serietà, altro che ostentare successi inesistenti e selfie propagandistici. Tutto questo, dopo le querele e le vicende del PRG, è l’ennesima nota stonata di questa sterile Amministrazione. Bellinzago merita di meglio”.