Lascia un grande vuoto nel mondo del giornalismo novarese la scomparsa di Marcello Giordani, storica firma de “La Stampa” e a lungo insegnante di Lettere al liceo scientifico Antonelli; un docente particolarmente apprezzato dai suoi studenti e dai suoi colleghi.
Giordani, 72 anni compiuti a febbraio, era ricoverato da due settimane all’ospedale Maggiore di Novara per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Una malattia con cui stava combattendo, con grande forza e dignità, già da qualche anno. E che, purtroppo, nella serata di lunedì 20 ottobre, l’ha strappato all’affetto dei suoi famigliari, dei suoi amici e dei tanti colleghi. Che oggi lo ricordano come una persona ricca di umanità. Con grande ironia e dalla forte determinazione.
Sono in tanti a ricordarlo anche sui social. Dai suoi studenti sino ai colleghi de “La Stampa” a giornalisti delle altre testate, sino al sindaco di Novara, Alessandro Canelli.
“Hai combattuto a lungo contro questa malattia, senza mai rinunciare alla tua attività di giornalista. Un’attività – scrive Canelli – che hai sempre svolto con onestà intellettuale e moderazione, registrando fatti e dinamiche politiche e amministrative senza mai eccedere nei toni. Ci mancherai Marcello… Sentite condoglianze alla famiglia, agli amici e ai colleghi”.
Come ricorda il sindaco, in questi anni, nonostante la malattia, mai ha lasciato il suo lavoro da narratore delle storie di Novara e del Novarese. Aveva con sé penna, notes e pc anche in ospedale. Un giornalista fino all’ultimo giorno. Sempre.
Lascia la moglie Silvia Barisonzo, il figlio Alessandro, i fratelli Carlo con Patrizia, Sebastian e Giovanni. I funerali si terranno giovedì 23 ottobre, nella chiesa di Santa Maria Assunta, a Gozzano, alle 14.30.
Tutta la Stampa Diocesana Novarese è vicina ai famigliari di Marcello e ai colleghi de “La Stampa”.