“Il “Vino del Prof” è un rosato Doc, ricavato dalle uve cullate e cresciute sulle colline di Briona, nel Novarese.
Il vigneto l’aveva voluto il professor Carlo Garavaglia, figura iconica dell’Istituto Agrario Bonfantini di Novara.
Scomparso qualche anno fa, i suoi studenti e quelli venuti dopo l’hanno ereditato e curato con amore e competenza. Come avrebbe voluto il loro insegnante.
La scuola è fucina che forgia da settant’anni futuri imprenditori e tecnici del mondo agricolo, talenti che poi si affermano in molte attività.
Mancava solo lui, il prof, al “BonfaFestival 2023” che si è celebrato nei giorni scorsi in questo campus d’eccellenza alla periferia del capoluogo, dove l’apprendimento in aula s’intreccia con la pratica sul terreno.
Ma è come se quel professore di Trecate, tutto anima e animo, fosse stato accanto ai suoi allievi, pronto in ogni momento a stimolarli, ammonirli, promuoverli nella vita prima ancora che con i voti sul registro di classe.
Carlo Garavaglia era così in tutto: generoso e trascinatore in famiglia con la moglie e i figli; nella vita amministrativa della sua città, dove era stato assessore per molti anni.
Nel sociale, persino in Africa dove era stato negli anni Sessanta.
Altruista ed entusiasta contagioso. Piedi saldi ma sguardo proiettato al futuro, ricco di ambizioni e traguardi da raggiungere.
Non è un caso se quel vigneto, battezzato con il suo cognome, abbia prodotto un nettare prezioso, il “Doc Nebbiolo Breòn 2022” che ha conquistato il prestigioso premio “Sitianum” e Colline Novaresi.
E’ uno dei tanti risultati che l’attuale preside del “Bonfantini”, la dirigente Biatriz Baldo, ama ricordare durante i festeggiamenti per i 70 anni dell’istituto e il BonfaFestival.
“Questa scuola – dice – rappresenta un po’ un unicum nel panorama scolastico di Novara e provincia e deve costituire anche un punto di riferimento importante per tutta la comunità novarese”.
E ancora: “Siamo e vogliamo essere ambiziosi nel portare avanti un progetto che sia non solo accogliere e gestire le sfide di fronte alle quali si trova la moderna imprenditoria agricola. Ma anche far crescere le nostre studentesse e i nostri studenti in una comunità scolastica di ben-essere, in una rete di collaborazione , amicizia, affiatamento”.
Chi è passato dal “Bonfa” come studente difficilmente se se ne stacca. Come Mario Quaglia, prima allievo, poi insegnante e storico sindaco di Cerano.
O Stefano Vercelloni, oggi vicepresidente nazionale “Città del Vino”.
Oppure Paola Battioli, già presidente di Confagricoltura Novara Verbano Cusio Ossola.
Richiamo per molti studenti anche fuori provincia, questo istituto è stato frequentato da ragazzi poi diventati noti in altri ambiti: un nome su tutti, il rocker Manuel Agnelli.
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