Tra le carte d’archivio, spesso le più strane e particolari, si trova una cartelletta con la dicitura “antipapa Clemente XV”. “Carneade, chi era costui?” si chiedeva il simpatico parroco manzoniano; la stessa domanda possiamo ripeterla noi oggi, in riferimento a Clemente XV. Il tredici settembre del 1905 nasceva a Béchy (Francia) Michel Collin, il quale, compiuti gli studi presso il seminario di Metz e l’università di Lille, veniva ordinato sacerdote il 9 luglio 1933.
Nel 1935 fonda l’Istituto degli Apostoli dell’Amore infinito, con autorizzazione del vescovo di Lussemburgo. Dopo varie attività di missione in alcune località francesi, nel 1950 dichiarò che la Trinità lo aveva scelto come papa. Nel 1951, sotto Pio XII, venne scomunicato e ridotto allo stato laicale. Collin, cha ha assunto il nome di Clemente XV, dichiara che i vari papi che si succedono non sono veri papi; già nel 1960 stabilisce il suo domicilio a Clémery (dipartimento Meurthe-et-Moselle), “secondo il desiderio di Gesù”, costituendo il “piccolo Vaticano di Maria Corredentrice”. Secondo le loro fonti i fedeli sarebbero “alcune migliaia”, diffusi “sui cinque continenti”, collegati da una rivista mensile “La Veritè”. Negli anni seguenti attaccherà in modo particolare Paolo VI e il Concilio Vaticano II.
In alcuni suoi scritti, conservati in forma dattiloscritta o in piccoli stampati nel nostro fascicolo, si scaglia contro papa Montini, definendolo “eretico nel suo insegnamento, falso papa ed anticristo”.
Collin morirà nel 1974, il suo movimento lentamente si disgregherà, mentre i più ferventi attendevano la sua miracolosa resurrezione entro il 1982. Avvengono diversi scismi all’interno, mentre in uno dei gruppi sorgerà, a partire dal 2012, un nuovo antipapa col nome di Gregorio XVIII. Il movimento fondato da Collin si lega strettamente ad interpretazioni particolari dei messaggi di Fatima, e si colloca nella galassia dei vari gruppi fortemente tradizionalisti, che hanno contestato e contestano la Chiesa Cattolica a partire dagli anni ’60.
Come in tutti questi casi, il gruppo si autoproclama la vera Chiesa di Dio, opponendosi alla Chiesa del Vaticano, ormai corrotta ed eretica che è stata abbandonata da Dio. Il ritornello è frequente in questi movimenti, spesso assai esigui nei numeri e facili alla frammentazione. Nei volantini custoditi nel faldone archivistico troviamo argomenti molto significativi riguardo all’atteggiamento che la nuova chiesa di Collin ha nei confronti della Chiesa Cattolica; titoli come “Il Vaticano accaparratore dell’oro” del novembre 1968, oppure “Scandali nella chiesa di Paolo VI”, dell’ottobre 1971, o ancora “Le ricchezze dell’usurpatore Paolo VI” dell’aprile 1973, rivelano la modalità molto aggressiva e complottistica, che oggi vediamo diffusa in misura molto maggiore e pervasiva attraverso la rete.
Come sempre capita a questi gruppi – una costante nella storia del cristianesimo – essi si autodefiniscono “non una nuova chiesa e neppure una setta, ma la Chiesa cattolica ad apostolica dei primi secoli”, dove “il numero non conta, ciò che conta è il vostro fervore e la vostra preghiera”.
Uno dei miti trainanti quasi ogni scisma nella Chiesa è proprio quello del riferimento alle origini, la chiesa dei tempi apostolici.
Caratteristiche abbastanza tipiche di simili movimenti sono sostanzialmente tre. La prima è il diretto riferimento a Dio, si scrive infatti in un opuscolo del 1969: “Clemente XV è il vero e reale Papa del tempo moderno. E’ stato prescelto e denominato dal cielo, Eletto di Dio”; se la scelta è del cielo, nessuna obiezione è possibile. La seconda è il riferimento a rivelazioni private, in questo caso il messaggio di Fatima; si afferma testualmente che “la parte mancante del 3° segreto di Fatima riguarda Clemente XV”.
Infine, la terza: l’approccio a realtà di genere esoterico, ad esempio si dichiara che Clemente XV parla con uomini venuti da Marte e Venere e discesi sulla terra con dischi volanti. Quest’ultima caratteristica si lega particolarmente alle novità sincretistiche del cosiddetto “culto degli UFO”, sviluppatosi dapprima negli USA (a partire dal 1947) e quindi in Francia (soprattutto attraverso il movimento raeliano). Fideismo, tradizionalismo, sincretismo, complottismo: un curioso mix che – in dosi diverse – sembra caratterizzare molti dei gruppi e movimenti che negli ultimi decenni si sono sviluppati a partire dalla Chiesa Cattolica, ma in vibrante contrapposizione ad essa. Molti i gruppi, assai esigui i numeri, rapidi nel sorgere, abbastanza veloci nel frammentarsi senza lasciare traccia nella storia se non in qualche faldone impolverato di un archivio.
Don Paolo Milani, Direttore
dell’Archivio
Storico Diocesano
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