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 È morto improvvisamente lunedì 8 settembre don Ezio Piazza, parroco di Vignale a Novara. Aveva 71 anni.

Il santo Rosario sarà recitato mercoledì 10 settembre alle ore 20.30 nella chiesa parrocchiale di Vignale. Sempre a Vignale, sarà celebrato il funerale, presieduto dal vescovo Franco Giulio Brambilla, giovedì 11 settembre alle ore 10.30. Nel pomeriggio, alle 15, sarà celebrata una seconda liturgia funebre a Somma Lombardo, suo paese natale. La salma sarà tumulata nel cimitero locale.

«Lo aspettavamo per una riunione con le catechiste, per programmare l’avvio dell’anno – racconta una parrocchiana -. Quando non si è presentato abbiamo provato a telefonargli e a bussare alla porta di casa, senza ricevere alcuna risposta». Solo all’arrivo di un volontario con le chiavi si è potuti entrare, trovando esanime il sacerdote, morto nel sonno.

Un evento che ha suscitato vasto cordoglio nella comunità della frazione novarese che si stava preparando a vivere la festa patronale della Madonna Regina della Pace.

Don Ezio era nato a Somma Lombardo, in provincia di Varese, il 30 novembre 1953. Dopo gli studi tecnici e un avviato percorso professionale, la chiamata al sacerdozio. Proveniente dalla diocesi di Milano, fu accolto nel seminario di Novara nel 1991 e ordinato sacerdote il 17 giugno 1995 dal vescovo Renato Corti.

La sua prima esperienza pastorale fu nella comunità di San Rocco a Novara, seguita dall’impegno nella parrocchia di Gurro, in Val Cannobina (1995-1998), dove promosse la nascita del Centro comunitario. Negli stessi anni fu amministratore parrocchiale di Cursolo e Orasso e, fino al 1997, anche di Finero. Forte il suo legame con il Santuario della Madonna del Sangue di Re, «alla quale – ricorda in un messaggio di cordoglio il vicario episcopale per il clero e la vita consacrata, don Franco Giudice – era particolarmente devoto».

Dal 1998 al 2011 fu parroco di Boca, per poi assumere la guida della comunità di Vignale, dove ha svolto il suo ministero fino alla morte, sempre accompagnato dalla mamma, cui era molto legato.

«Affidiamo – scrive ancora don Franco – al Signore: sia Maria, la Madre di Dio, la prima ad accoglierlo nelle Dimore eterne».

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