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Scuola al via con numerose novità che riguarderanno l’insegnamento della religione cattolica: sono oltre novanta i docenti (55 tra infanzia e primaria e 36 per le secondarie) entrati in ruolo a seguito dell’ultimo concorso. «A loro e a tutti gli insegnanti di religione – dice Paolo Usellini, direttore dell’Ufficio Scuola diocesano – va il mio augurio di un buon anno scolastico. Ed insieme il grazie per il lavoro che svolgono, e per la passione che mettono nell’insegnamento».

Con l’avvio del nuovo anno scolastico riprenderà anche il percorso di formazione permanente proposto dalla diocesi di Novara. Un itinerario che, come negli anni passati, si sviluppa in più tappe e con contenuti differenziati per i docenti dell’infanzia e della primaria da un lato, e per quelli della secondaria di primo e secondo grado dall’altro. A unirli, un appuntamento comune: l’incontro del 27 settembre a Borgomanero, che segnerà l’apertura ufficiale del cammino formativo. «Relatori – spiega Usellini – saranno don Gian Battista Rota, direttore dell’ufficio scuola dell’arcidiocesi di Milano, che affronterà il tema dell’identità dell’insegnante di religione: un operatore pastorale a tutto tondo chiamato ad essere “un testimone riconoscibile” e a lavorare in un contesto di corresponsabilità educativa con la comunità ecclesiale, con la famiglia e con i colleghi a scuola. Poi interverrà l’avvocato Arianna Dutto, componente di diverse commissioni di tutela dei minori e degli adulti vulnerabili e consulente di enti ecclesiastici che affronterà il tema secondo le linee guida Cei».

Il percorso per i docenti dell’infanzia e della primaria proseguirà poi dedicandosi al tema “Educazione civica – Terreno comune e trasversale per lavorare insieme”. L’attenzione è posta sul valore educativo dell’educazione civica, letta non come materia aggiuntiva, ma come occasione per lavorare con i bambini su emozioni, affettività e relazione con l’altro.

L’obiettivo è aiutare i docenti a tradurre in esperienze concrete la capacità di educare alla cittadinanza responsabile e al rispetto reciproco.

Per gli insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado, il percorso formativo ha come titolo “Una scuola di persone competenti”. I temi scelti affrontano questioni di attualità e di rilevanza sempre maggiore per il lavoro educativo: dall’educazione all’affettività e all’amore, fino alle opportunità e ai rischi legati all’introduzione dell’intelligenza artificiale nel contesto scolastico. Entrambi i percorsi sono organizzati in collaborazione con l’associazione DiSAL (Dirigenti Scuole Autonome e Libere).
«I contenuti – aggiunge il direttore – sono stati scelti dopo il confronto e l’ascolto avvenuto nella consulta dei dirigenti scolastici. Si collocano in un’ottica di continuità con quelli fatti negli anni passati. Al centro, declinato di volta in volta in modi diversi, ci sarà sempre il tema della relazione: con i colleghi, con le famiglie, ma soprattutto con gli studenti».

Articolo completo e altri approfondimenti dalla Diocesi di Novara si possono trovare sul nostro settimanale in edicola da venerdì 5 settembre. Il settimanale si può leggere abbonandosi o acquistando il numero che interessa cliccando qui.

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