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“Perché avete paura? Non avete ancora fede?” Due interrogativi dal Vangelo di Marco sono al centro della Veglia delle Palme 2025. Sabato 12 aprile, alle porte della Settimana Santa, come da tradizione nella diocesi di Novara, i giovani provenienti da tutti gli oratori incontreranno il vescovo per vivere insieme con lui un momento di formazione e preghiera. Questa volta, ad accogliere i ragazzi – attesi circa mille giovani a partire dalle 15.30 – sarà Arona.

«La Veglia delle Palme quest’anno sarà l’occasione per andare alla ricerca delle risposte alle domande sulla fede scelte come tema della giornata – spiega don Gianluca De Marco, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile –. La cercheranno nella testimonianza che ascolteranno, attraverso le attività che proporremo durante il pomeriggio, con la preghiera attorno alla Croce della GMG. Partecipando alla Veglia, avranno la possibilità di riflettere sulla propria fede, di ritagliarsi un momento di pausa nella frenesia delle ultime settimane di scuola, per incontrare se stessi, gli altri e il Signore Gesù».

La testimonianza che i ragazzi ascolteranno alle 16 sul prato di Punta Vevera sarà quella degli amici di Sammy Basso, il più longevo malato di progeria al mondo, scomparso nell’ottobre 2024. «Giuseppe ed altri tre giovani racconteranno la loro esperienza con Sammy nel gruppo Mendicanti di Sogni – ricorda don De Marco -. Attraverso i ricordi sui momenti trascorsi su Sammy, con le parole lasciate nel suo Testamento Spirituale e con la loro testimonianza di servizio, porteranno ai ragazzi una concreta esperienza di speranza e fede nella difficoltà».

Speranza e fede saranno anche le parole chiave del pomeriggio della Veglia delle Palme. «La Veglia è inserita nel percorso spirituale di questo Anno Santo e nel pomeriggio i giovani avranno la possibilità di percorrere tra le 17.45 e le 19 un itinerario come “Pellegrini di Speranza”, approfondendo quattro aspetti della propria esperienza di fede – racconta Cristina Ruga, della giunta di pastorale giovanile -. Attraverso alcuni stand sul lungolago, davanti alla Chiesa di Sant’Anna e di San Graziano, approfondiranno i temi del coraggio, della conoscenza, dell’affidamento e della testimonianza».

Alla preparazione delle scenografie e degli stand hanno lavorato i giovani di Borgomanero coordinati da Tommaso Sabatino e i ragazzi disabili del gruppo “Amici della Comunità di Sant’Egidio”, durante il laboratorio di pittura guidato da Francesco Gonzales, dell’Ufficio beni culturali ecclesiastici della diocesi, e dall’educatrice Paola Freschini.

Dopo la cena in oratorio, i ragazzi torneranno a Punta Vevera. Qui, sul prato, vivranno insieme con il vescovo Franco Giulio Brambilla un momento di preghiera, durante il quale lasceranno risuonare le parole del Vangelo di Marco: “Perché avete paura? Non avete ancora fede?”. I canti preparati dal Coro diocesano giovanile e la preghiera accompagneranno i ragazzi alla ricerca della risposta a queste due domande. «In questo momento in cui Papa Francesco chiede ai ragazzi e ai giovani di diventare pellegrini di Speranza – conclude don Gianluca De Marco -, partiamo dalla fede, sicuri che possa rischiarare la vita dei giovani e donarle, appunto, quella Speranza che ci manca».

L’articolo integrale, con altre notizie dal territorio della Diocesi di Novara, si può trovare sul nostro settimanale in edicola a partire da venerdì 11 aprile. Il settimanale si può leggere abbonandosi o acquistando il numero che interessa cliccando direttamente qui.


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