Il futuro dell’asilo di via Donegani, i problemi generati dal nuovo metodo di raccolta dei rifiuti, le difficoltà e i disagi quotidiani affrontati dai residenti in via Libertà, le tariffe Imu con l’aumento delle tasse sulle nuove aree edificabili.
Sono questi i quattro punti all’ordine del giorno che i gruppi di opposizione discuteranno stasera venerdì 27 gennaio, insieme alla cittadinanza, nell’assemblea pubblica convocata nella sala del Vecchio Forno.
«Sono tutti argomenti fondamentali per la vita quotidiana dei bellinzaghesi – fanno sapere i consiglieri di Bellinzago in primis, L’Idea per Bellinzago e Gruppo Misto Bellinzago – e siamo convinti che valga la pena di partecipare. Saremo ben lieti e pronti a rispondere a tutte le domande».
Nel merito quali sono le maggiori criticità?
«Innanzitutto quelle dell’edificio di via Fauser/Donegani adibito ad asilo. Dimostreremo il ‘lievitare’, in modo preoccupante, dei costi che ha comportato una simile scelta e delle altrettanto per nulla rassicuranti ricadute future che avrà una struttura appena realizzata ma già ‘vecchia’. Un edificio che ha già dovuto subire interventi di miglioramento, ovviamente con nuova immissione di denaro pubblico, ed altri s’appresta a subirne nell’immediato futuro».
Poi c’è via Libertà. «Una strada che, molto presto, sarà nuovamente interessata da alcuni lavori. Questi ultimi, come i precedenti, oltre a recata disturbo ai residenti danneggerà ancora una volta le attività commerciali presenti su questo importante tratto stradale. Un nuovo e ingiustificato accanimento nei confronti di tanta gente che continua a sottolineare le difficoltà di confrontarsi da parte degli attuali amministratori».
Capitolo rifiuti. «Già, la raccolta rifiuti, quella che si è ormai trasformata nel problema annuale dei bellinzaghesi e genera fin dall’inizio criticità e mancanze nel servizio offerto».
Buon ultimo le tasse. «Altro ‘bel’ problema – concludono le opposizioni – che, vista l’attuale situazione economica nazionale, meritava sicuramente una miglior riflessione. Questo è un aspetto che si trascina da quel PRG che noi continuiamo a non condividere, che ha creato pesanti conseguenze, e chi sarà presente alla riunione le sentirà in anteprima, e che sottolinea il continuo scorrere dei giorni. Noi, ad esempio, non siamo mai stati coinvolti e il professionista che l’ha curato, a tutt’oggi, non ha nemmeno mai voluto incontrarci. E’ un fatto alquanto singolare visto che i gruppi di opposizione rappresentano la maggioranza degli elettori ma, del resto, il timore degli amministratori di confrontarsi con opposizioni e cittadini rappresenta la sintesi di questi anni».