Paolo Mieli, già direttore de La Stampa e del Corriere della Sera, Ivano Dionigi, latinista e rettore dell’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna. Ma anche Luca Sofri, direttore editoriale del Post, Domenico Nano, primario emerito di Psichiatria, Luigina Mortari, professoressa di Pedagogia generale all’Università di Verona, Matteo Saudino, docente, scrittore e youtuber e Matteo Bassetti, infettivologo tra i più famosi e ricercatore.
Sono gli ospiti dell’undicesima edizione del Festival della Dignità Umana, in partenza sabato 27 settembre e che si celebra in memoria di di Eugenio Borgna scrittore e fondatore della manifestazione, scomparso a dicembre.
La rassegna, che proseguirà sino al 10 ottobre tra incontri a Novara, Borgomanero e Arona l’Associazione Dignità e Lavoro Cecco Fornara, si terrà sul filo conduttore “Le Parole che Curano”, tema caro allo psichiatra indagato da diverse prospettive: dalla storia sino all’educazione, passando per l’informazione e la medicina.
«l festival («che dà prestigio al nostro territorio come ha detto il viceprefetto vicario, Diego Dalla Verde alla presentazione) vuole interessare anche i giovani delle scuole un mondo dove «il colloquio e le parole – ha detto la presidente di Dignità e Lavoro, Antonella Arrigoni – è centrale. Per Borgna “Noi siamo un colloquio” che si rispecchia anche nella scelta del libro del festival “Parole contro il male di vivere”».
Si apre sabato 27 alle 16 a Borgomanero, al Cinema Teatro Nuovo, con la lectio magistralis “Quali parole contro la guerra?” tenuta dallo storico Mieli, che interpreta il tema della rassegna a partire dal suo recente libro “Il prezzo della pace”(Rizzoli), con un intervento di Paola Bossi, psichiatra, in ricordo di Borgna. Martedì 30, alle 21 nella Sala Consiliare di Arona “Le parole che insegnano”, con Dionigi, il cui intervento prenderà le mosse dal libro “Magister” (Laterza) con una presentazione di Giovanni Cerutti, direttore della Fondazione Marazza. Ed è qui che si porterà in luce il ruolo fondamentale «che la parola riveste nell’educazione dei giovani» come ha detto Roberto Cicala, del comitato scientifico del Festival.
Poi giovedì 2 ottobre alle 21 a Novara all’Arengo del Broletto arriverà Luca Sofri, direttore de “Il Post”, con “Le parole che informano” dedicato all’utilizzo delle parole nell’informazione.
Sabato 4, alle 16, si torna a Borgomanero, alla Fondazione Marazza. Qui Domenico Nano condurrà l’incontro dedicato alla memoria di Borgna, presentando tra le altre cose una raccolta di interviste al professore e il volume postumo “Gioia”.
Il 5, all’auditorium Don Bosco di Borgomanero, alle 17, Mortari parlerà su“Parole per un’educazione affettiva” incontro durante il quale dialogherà con Davide Maggi, presidente della Fondazione Comunità Novarese. L’evento si realizza con Soroptimist Alto Novarese. Il 7 ottobre alle 21 all’Auditorium Oratorio di Borgomanero Saudino sarà ospite con la conferenza “Parole per anime fragili”, a partire da “Anime fragili”(Einaudi), spiegando l’importanza della filosofia nella scuola e nella quotidianità. Il festival chiude il 10 alle 21 al Broletto di Novara con un incontro con Bassetti su “Le parole che curano”, da “Essere medico. Come l’empatia aiuta a guarire”(Piemme). Il saluto sarà del vicepresidente di Dignità e Lavoro, Luciano Chiesa. Molti gli enti che sostengono il festival. Dalle Fondazioni CRT, Comunità Novarese e Banca Popolare di Novara, sino a Centro Servizi per il Territorio Novara Vco e Interlinea. I festival offre «anche una “Borsa Lavoro” promuovendo azioni a favore di persone appartenenti alle fasce deboli. Uno strumento formativo per facilitare, attraverso un’esperienza pratica, l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro».
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