Il Sacro Monte di Ghiffa è affacciato su uno dei panorami più suggestivi del lago Maggiore. Il più piccolo dei Sacri Monti piemontesi comprende tre cappelle dedicate all’Incoronata, a san Giovanni Battista e ad Abramo, il santuario e il settecentesco porticato della Via Crucis. Il fulcro del complesso è il Santuario della Trinità, costruito tra la fine del Cinquecento e il 1617 ampliando un antico luogo di culto medioevale, un sito ritenuto sacro e miracoloso ancor prima della creazione del Monte. La realizzazione delle tre cappelle è successiva, all’incirca tra il 1647 e i primi anni del Settecento. La gradevolezza dell’ambiente circostante, con i suoi boschi di castagno e l’antico percorso archeologico, unitamente alla piacevolezza del lago e del clima, lo rendono uno dei Sacri Monti più affascinanti.
Il mistero della Trinità rappresentato a Ghiffa con l’edificazione delle tre cappelle che si vengono ad aggiungere al Santuario costituisce un unicum per quanto concerne il tema Trinitario. Benché ad oggi non si conoscano i nomi delle maestranze e della mente ideatrice, il complesso architettonico sembra essere il frutto di un progetto coerentemente sviluppato. Attorno al nucleo del monte si articolò nei secoli un luogo in cui la devozione popolare e la stessa composizione architettonica consentiva il formarsi di spazi legati non solo alla fede, ma anche all’incontro, al ristoro e alle popolari fiere e ai mercati che alle soglie del terzo millennio diedero vita a una “vetrina mensile”, ogni terza domenica del mese, da Pasqua a Ognissanti. Proprio la naturale vocazione all’incontro e la cornice particolarmente suggestiva del paesaggio hanno fatto sì che negli ultimi anni il Sacro Monte sia diventato lo scenario di importanti eventi e manifestazioni, come alcuni appuntamenti dello Stresa Festival dedicati alla musica e al teatro.
Tra i boschi misti di latifoglie, si possono percorrere diversi itinerari escursionistici con ampi sguardi sul lago, leggendo i segni di devozione popolare di alcune cappelle e del lavoro dell’uomo montanaro con i terrazzamenti un tempo coltivati a vite e le aie carbonali. Il sentiero natura “Segni sulla pietra” porta a scoprire le più interessanti testimonianze dell’antropizzazione antica di questo territorio. I massi coppellati incisi possono essere ricollegati a primitivi insediamenti, posizionati in funzione dello sfruttamento agro-pastorale del Monte Cargiago. La rete dei sentieri (adatta a tutte le esigenze) comprende diciotto itinerari che coprono il territorio con uno sviluppo di 84 km. Una fitta rete di mulattiere e piste forestali permette di realizzare passeggiate in bicicletta e mountain bike. Il Sacro Monte di Ghiffa ha saputo intrecciare la tutela del paesaggio e la cura delle opere artistiche e architettoniche, sempre più apprezzate da chi ama un turismo lento e sostenibile.
Francesca Giordano, Presidente dell’Ente gestione Sacri Monti del Piemonte