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L’organizzazione amministrativa delle scuole secondarie di primo grado di Domodossola è recentemente cambiata: per via degli accordi per l’erogazione del PNRR, è diventato necessario che le autonomie scolastiche territoriali diminuissero di numero, e perciò le presidenze delle scuole medie della città ossolana sono passate da tre a due.

Questo è diventato necessario a livello nazionale, e la soppressione doveva essere attuata entro il 2025: partito quindi dal Ministero dell’Istruzione, il compito è stato prima delegato alle regioni, quindi alle singole provincie, che hanno proposto un piano per il ridimensionamento scolastico del territorio. Il VCO doveva abolire due autonomie scolastiche; questo era già stato stabilito l’anno scorso, tuttavia non era stato raggiunto l’accordo per un piano, portando alla richiesta di una deroga, concessa non oltre quest’anno.

«Nel caso in cui questa scadenza non fosse stata rispettata, – così il Presidente della Provincia, Alessandro Lana – la Regione avrebbe di fatto commissariato il territorio, essendo stata predisposta una commissione che gestirà la pianificazione nelle province che non sono riuscite a rispettare i termini. Questo sarebbe stato inammissibile, perché sarebbe stato un segno di immaturità politica. Era necessario quindi sopprimere una delle due autonomie di Domodossola, e per raggiungere la quota richiesta dalla Regione si è deciso di agire anche sulla zona del Verbano».

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