Giovedì 9 maggio alle 17, nella Basilica milanese di Sant’Ambrogio, l’Arcivescovo Mario Delpini terrà la prima sessione pubblica della causa di beatificazione del Servo di Dio, monsignor Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione. Le comunità di CL del Vco hanno organizzato tre punti di ritrovo per seguire in diretta l’evento: presso la Fondazione Rosmini a Domodossola e negli Oratori di Ornavasso ed Omegna.
La notizia dell’avvio del procedimento è giunta nel corso degli Esercizi Spirituali che la Fraternità di C.L. stava tenendo nella Fiera di Rimini. È stato Davide Prosperi, Presidente della Fraternità, a leggere il messaggio dell’Arcidiocesi di Milano agli oltre 20 mila partecipanti in presenza, provocando uno scroscio di sonori applausi e trattenendo a stento la commozione.
Quella aperta ieri è la prima fase del lungo procedimento verso la beatificazione di “don Gius”, come lo chiamavano i ciellini. È la “Fase testimoniale”, in cui i documenti raccolti in circa 12 anni di ricerca saranno messi a confronto con le testimonianze di persone in grado di confermarle ed aggiungervi elementi utili. In seguito si passerà alla fase “del miracolo”, per capire se, tra le tante grazie che Giussani ha già concesso a chi lo prega ve ne sia una che possa essere definita “miracolo”. La documentazione raccolta verrà consegnata alla Santa Sede, cui spetta il potere della decisione ultima.
Luigi Giovanni Giussani nacque il 15 ottobre 1922 a Desio, in Brianza, da Beniamino Giussani, disegnatore e intagliatore socialista, e Angelina Gelosa, operaia tessile cattolica; entrato in seminario a 11 anni, ordinato sacerdote il 26 maggio 1945, rinunciò alla carriera di docente di Teologia per insegnare Religione in un liceo. Aveva notato la profonda ignoranza dei giovani sul Cristianesimo e voleva comunicarne loro la bellezza. Il movimento da lui iniziato nl 1954 con un gruppetto di liceali oggi coinvolge circa 300 mila persone in Italia e in almeno 80 Paesi di tutto il mondo.
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