L’Anno Santo 2025, che prenderà il via il prossimo 24 dicembre, dice di un tempo di grazia per ognuno di noi, di speranza per tutti noi. All’assemblea pastorale al Santuario di Boca, nella sera di venerdì 20 settembre, presenteremo uno degli appuntamenti centrali del Giubileo ’25: il pellegrinaggio diocesano a Roma che si terrà dal 17 al 20 febbraio prossimi.
In quei giorni, ascolteremo testimonianze sulla vita quotidiana della Chiesa, le esperienze negli oratori, nell’ambito della carità, l’impegno socio-politico e culturale; ci raccoglieremo in preghiera sulle tombe dei martiri nella basilica di san Paolo Fuori le Mura; vivremo il sacramento della Riconciliazione a San Giovanni in Laterano; parteciperemo all’udienza del Papa, affidandoci poi alla Madre della Misericordia nella basilica di Santa Maria Maggiore.
Il cuore: la speranza che non delude
Il cuore della nostra esperienza sarà l’attraversamento della Porta Santa a San Pietro, rinnovando la nostra professione di fede, che alimenta la nostra speranza. «Penso – scrive il Papa nella bolla di indizione del Giubileo, che si intitola “La Speranza non delude” – a tutti i pellegrini di speranza che giungeranno a Roma per vivere l’Anno Santo e a quanti, non potendo raggiungere la città degli apostoli Pietro e Paolo, lo celebreranno nelle Chiese particolari. Per tutti, possa essere un momento di incontro vivo e personale con il Signore Gesù, “porta” di salvezza (cfr. Gv 10,7.9); con Lui, che la Chiesa ha la missione di annunciare sempre, ovunque e a tutti quale “nostra speranza”». Ecco, dunque, cosa saranno questi quattro giorni: partiremo dalle nostre case, dalle nostre parrocchie e dalle nostre città per trovarci insieme come “Pellegrini di Speranza”! Raggiungeremo la città dei santi apostoli e martiri per incontrare Gesù che è speranza viva che non tramonta, che non delude!
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Don Gianmario Lanfranchini, delegato diocesano per il Giubileo 2025