Parole contro il male di vivere. Conversazioni e interviste” s’intitola il libro postumo di Eugenio Borgna pubblicato dal festival della dignità umana nella serie di Interlinea dove sono apparsi anche “L’ultimo orizzonte. Questione di fine vita” di Giannino Piana e, tra gli altri, “Il miraggio dei social”.
Nel volume riascoltiamo la voce di uno dei protagonisti e maggiori autori della psichiatria italiana,grazie a una serie di sue testimonianze che fanno rivivere, in forma di interviste, «la nostalgia e i sentimenti di colpa, l’inquietudine e la disperazione, l’ansia e i rimpianti, le attese e le speranze, la gioia e la solitudine».
Come scrive Umberto Galimberti nel ricordo dell’autore: «Borgna prese a descrivere, in modo accessibile a tutti, la depressione e il male di vivere con l’invito a non lasciarsi ingannare dal silenzio malinconico. Per lui quel che occorre fare è perforare questo silenzio nel tentativo di raggiungere quel grido taciuto, che è tale perché molto spesso nessuno si dispone all’ascolto». Infatti, come Borgna scrive in un libro che ha per titolo una frase di Hölderlin, «noi siamo un colloquio».
Qui accanto per concessione dell’editore pubblichiamo un estratto dal libro, con un’intervista di Gianfranco Quaglia dalla quale emerge la profondità di pensiero e lo spessore della riflessione di Borgna, una figura che lascerà per sempre il segno nella storia della psichiatria italiana.
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