Un binomio tutto novarese che, lavorando insieme a pièce teatrali, porta in alto la cultura e la moda del nostro territorio in giro per l’Italia e per tutto il mondo. L’una scrivendo testi di approfondimento, l’altro allestendo i costumi, sempre straordinari, che indosseranno gli attori in scena.
È quello costituito da Chiara Pasetti, docente e autrice teatrale, con numerosi lavori su personaggi femminili particolarmente complessi, e da Gabriele Bulla, in arte Morgan, titolare della boutique “Clauds Morene” di via Bianchini.
Un nome, Morgan, che lo stilista ha preso dalla sua mentore, la stilista inglese Vivienne Westwood. Che, quando lo incontrò, a Londra, a fine anni ‘70, gli disse “tu sei Morgan il pirata, ora ti chiami così”.
Da allora Bulla ha portato le collezioni della stilista britannica nel suo atelier.
«Gli abiti che realizza – spiega Pasetti, che l’ha coinvolto in diversi suoi lavori, non ultimo “Vivo della poesia” in scena a Pasturo l’11 ottobre – sono dei veri capolavori. Sa esaudire ogni mia richiesta così come ogni esigenza degli attori. Ho iniziato a collaborare con lui per il mio spettacolo “Moi”, sulla vita di Camille Claudel, scultrice francese morta dopo 30 anni di internamento in ospedale psichiatrico. E ora ha accettato di lavorare con me anche per il mio nuovo monologo, che racconta di Antonia Pozzi (1912-1938), poetessa e fotografa milanese morta suicida a soli 26 anni».
Bulla: «quando Chiara è venuta qui in boutique sono rimasto piacevolmente coinvolto dai suoi progetti. Apprezzo lavorare con chi mette passione in quello che fa».
Per chi volesse assistere allo spettacolo, che potrebbe avere la sua prima novarese a novembre, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, c’è un bus da cinquanta posti a disposizione in partenza da Novara nel pomeriggio di sabato 11.
Chi volesse partecipare non ha che da inviare una mail a [email protected].
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