Sempre più ragazzi in difficoltà, a rischio di atti di autolesionismo, che si chiudono in se stessi o soffrono di disturbi alimentari. Un disagio che inizia a manifestarsi già a 12-13 anni, nel passaggio dalla preadolescenza all’adolescenza.
Una situazione che ha spinto l’associazione “Insieme per la Pier Lombardo”, che raduna genitori della scuola di via Magalotti, a voler affrontare in maniera concreta il tema del disagio psicologico adole-
scenziale. E dare vita, anche a Novara, al progetto “C’è Da Fare Safe Teen”.
Un’iniziativa che, avviata a Milano, prevede interventi ambulatoriali multidisciplinari ad alta intensità per adolescenti e famiglie. In Lombardia è attivo all’ospedale Niguarda e si rivolge a quei ragazzi in condizioni di disagio psicologico e neuropsichiatrico per i quali non è sufficiente l’intervento ambulatoriale tradizionale e non è ritenuto indicato o possibile l’inserimento in comunità o in un centro diurno.
Un punto di partenza importante è stato lo spettacolo, ospitato al Coccia, “C’è Da Ridere”, di e con Paolo Kessisoglu. Una pièce in cui l’attore, affiancato da altri artisti, ha affrontato con leggerezza e
consapevolezza un tema delicato: il disagio mentale giovanile.
Ma com’è nata l’idea di portare il progetto in città?
«Tutto è partito – spiega Paola Rho, presidente di “Insieme per la Pier Lombardo” – dalle riflessioni e dagli incontri di alcuni percorsi formativi sul rapporto genitori-figli che abbiamo condotto negli anni».
Attività co-progettate e «coordinate da Raffaella Pasquale, psicologa. In questi incontri ci siamo accorti di quanto siano distanti i ragazzi di oggi da quelli di un tempo». Immersi nella realtà virtuale, in un
periodo «di guerre. E poi iperattivi e sempre, conseguenza delle attese delle famiglie …
Articolo completo e altri servizi e approfondimenti dalla Diocesi di Novara si possono trovare sul nostro settimanale in edicola e online da venerdì 10 ottobre. Il settimanale si può leggere abbonandosi o acquistando il numero che interessa cliccando qui.