Continuano i lavori di restauro della chiesa parrocchiale di Castelletto Ticino e in questi giorni si è concluso il secondo lotto di interventi.
Le alte impalcature che cingevano il lato nord della chiesa di Sant’Antonio Abate sono state tolte e i lavori del secondo lotto del progetto di restauro sono ultimati. Si tratta delle facciate laterali e posteriore e delle corrispondenti falde di copertura.
Si è trattato del rifacimento quasi completo dell’intonaco a calce. In continuità con i lavori del primo lotto si è realizzato il solo stato grezzo di rinzaffo, mentre la finitura più fine a lieve contrasto è stata utilizzato per le cornici delle grandi finestre.
Sono stati inoltre verificati e consolidati i cornicioni in pietra, le cornici sommitali sono state in gran parte ricostruite.
Sono state consolidate alcune fessure da tempo esistenti con iniezioni di malte fluide compatibili.
Per le coperture si è svolta una completa verifica del manto e della listellatura verificando contemporaneamente la struttura sottostante.
Si è poi sostituita la lattoneria esistente con lattoneria in rame e si è adottato un sistema per impedire l’ingresso dei volatili soprattutto sulle gronde.
Tutti i lavori sono stati fatti come stabilito dalla Soprintendenza e l’Ufficio dei Beni Cuturali della diocesi.
I lavori del terzo lotto proseguiranno all’inizio del 2024 e riguarderanno l’abside e il lato sud della chiesa.
I lavori, il cui costo ammonta a 220mila euro, sono stati fatti dalle ditte Impresa edile Manzonie Uno -P Posteggi.
Per il finanziamento sono in arrivo le prime tranche del contributo ministeriale e il contributo CRT sul primo lotto di inteventi.
È già stato ottenuto il primo acconto sul contributo della CEI 8X1000.