Le cose che Mario Finotti ha visto in mezzo secolo ora le potete vedere anche voi. Le immagini scattate in 50 anni di carriera dal fotografo Novarese le trovate infatti oggi in un libro (“Ho visto cose”, appunto) grazie alle quali il ricordo può tornare indietro riavvolgendo il nastro sugli eventi che hanno segnato società, cronaca, cultura, sport e vita quotidiana della città e della provincia in mezzo secolo.
Prima che un libro, un viaggio all’indietro nella memoria e nelle emozioni che vengono trasposte su carta, selezionate sulla base «della loro rilevanza storica – ci dice Finotti – ma anche leggendo le sensazioni provate da me nel momento in cui ho le ho catturate e quelle della società, provando a riportare a galla gli stessi ricordi e le stesse emozioni». Sfogliando il libro in effetti chi ha qualche capello bianco troverà volti ed eventi almeno in parte sepolti nella memoria e che tornano in primo piano e si definiscono grazie ai testi del giornalista Renato Ambiel e di Roberto Bottacchi.
Quesa macchina del tempo per immagini fa scorrrere davanto a nostri occhi momenti storici a tutto tondo, non solo locali, come i funerali di Cino Moscatelli, l’esplosione del pozzo 24 di petrolio di Trecate o gli scioperi alla DeAgostini ma anche i volti di personaggi novaresi che hanno caratura nazionale come lo scrittore Sebastiano Vassalli oppure Umberto Orisini ritratti in maniera originale d introspettiva da Finotti.
“Ho visto cose”ci aiuta a ricordare anche eventi tutti locali che hanno segnato un’epoca: la stretta di mano tra Tarantola e Nicolazzi per il passaggio del Novara Calcio al politico di Gattico, la promozione in serie A sempre del Novara Calcio, il delitto Melchionda, l’inagurazione della Galleria Giannoni, la gente di Arona immersa fino alle ginocchia nell’acqua esondata dal lago nel 2000.
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