Il 9 gennaio 2025 è entrata in vigore la Ratio Nationalis Institutionis Sacerdotalis: “La formazione dei presbiteri nelle Chiese in Italia. Orientamenti e norme per i seminari”, elaborata dalla Conferenza Episcopale Italiana come ricezione della Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis, promulgata da papa Francesco nel 2016 per la Chiesa Cattolica e destinata ad essere attuata tenendo conto dell’effettivo contesto sociale, culturale ed ecclesiale di ogni nazione nel mondo.
Le attuali linee formative hanno il proprio elemento cardine della conformazione a Cristo Servo e pastore, per prepararsi ad essere presbiteri a servizio in una chiesa missionaria. Gli otto anni di formazione previsti, si sviluppano in queste tappe: propedeutica (almeno un anno, iniziale), discepolare (due anni), configuratrice (quattro anni) e di sintesi vocazionale (un anno, nel quale si viene ordinati diaconi e poi preti). Il cammino è sempre calibrato sulla singola persona e le sue esigenze formative, per le esperienze più utili da vivere e i tempi più opportuni di ogni tappa. Elemento di novità è l’introduzione di un anno di esperienza pastorale, caritativa e missionaria vissuta fuori dal Seminario, proposto all’inizio della tappa configuratrice.
Nella consapevolezza della sempre più eterogenea provenienza dei candidati al seminario, la Ratio propone di lavorare molto sul discernimento vocazionale iniziale e in itinere, per offrire agli aspiranti la possibilità di riconoscere la propria vocazione all’interno del cammino della Chiesa e rivolta pienamente al servizio di essa. Il percorso formativo mira a portare i candidati al raggiungimento di una maturità umana sul piano personale, relazionale, affettivo, ad un’adeguata preparazione culturale e alla conoscenza della vita ecclesiale e delle attuali esigenze pastorali missionarie. A partire dalla Ratio, ogni seminario è chiamato ad estendere il proprio progetto educativo, attuativo delle linee formative tracciate. Su questo tema il lavoro comune è già avviato, nel confronto con gli educatori degli altri seminari del Piemonte e d’Italia.
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