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Sarà Matteo Forte, definito dai giornali meneghini il “super manager dei teatri” il nuovo consulente del Centro Eventi Il Maggiore, figura scelta dal presidente della Fondazione Massimo Terzi con l’amministrazione di Giandomenico Albertella per coordinare e organizzare le prossime stagioni.
Forte, che dirige il Nazionale e il Lirico a Milano, è in realtà originario del lago e vive a Stresa.

Aprire il teatro a tutti,anche a chi non ha mai messo piede in sala la sua missione. “Nei due teatri di Milano abbiamo registrato 500 alzate di sipario in un anno, organizzato 80 eventi per aziende, aperto un’accademia di musica, summer camp di canto danza e recitazione per bambini. Voglio portare queste esperienze in un luogo come questo” ha detto Forte. Tra gli obiettivi l’organizzazione di un festival estivo con nomi della musica, della comicità e dell’intrattenimento, un summer camp. Con la convinzione che la “cultura non deve essere sostenuta dallo Stato, ma deve autofinanziarsi, questo proponendo attività che il pubblico chiede e per le quali è disposta a pagare un biglietto”. Altro obiettivo sarà di “moltiplicare il numero degli eventi e offrire varietà per attrarre anche spettatori da fuori città”. Un obiettivo da costruire negli anni, come nei teatri che gestisce e che oggi generano utili.

“La scelta di Forte – ha detto il presidente Terzi – ci permette di rivolgerci al nostro riferimento che è la città di Milano. La figura del consulente artistico è cruciale per la Fondazione, avevamo bisogno di avere subito un riferimento operativo per organizzare la stagione estiva e la successiva stagione invernale. Si è ritenuto di ricorrere a una figura di comprovata e riconosciuta esperienza come quella di Forte. Sono anche molto lieto di queste collaborazioni, con Villa Taranto, per rafforzare la collaborazione reciproca e per lavorare insieme su alcuni aspetti ritenuti rilevanti per uno sviluppo di entrambi gli enti”. Aggiunge Albertella: “Forte incarna la capacità di fare impresa culturale, nel seno più alto possibile. Perché si può fare cultura in modo sostenibile, anzi, redditizio, senza rinunciare alla qualità del prodotto finale”.

L’articolo integrale, assieme ad altre notizie dal territorio della Diocesi di Novara, si può trovare sul nostro settimanale in edicola a partire da venerdì 31 gennaio. Il settimanale si può leggere abbonandosi o acquistando il numero che interessa cliccando direttamente sopra a qui.

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