Dopo l’interessamento di Renfe, le ferrovie spagnole, e di un suo partner italiano, fa altri passi avanti la linea ferroviaria Novara-Varallo: pronto il piano di fattibilità che vede d’accordo tutti i sindaci dei Comuni coinvolti.
Un piano che, per quanto riguarda gli elementi più tecnici (come la cadenza delle corse) è stato redatto dall’architetto Fabrizio Farassini con il coordinamento dell’ex presidente della provincia di Vercelli, oggi vicesindaco di Varallo, Eraldo Botta, che l’ha illustrato agli amministratori.
“Siamo partiti con l’obiettivo – spiega Botta – di ripristinare il traffico passeggeri sulla linea assicurando un numero adeguato di corse così da favorire sia i pendolari che i turisti; un altro punto fermo sono le coincidenze per Torino o Milano alla stazione di Novara”. Per centrare i due risultati viene ipotizzato un orario con 13 corse al giorno da Novara a Varallo e altrettante da Varallo a Novara. Da Novara i treni partono ogni ora, alle 7,15, 8,15, 9,15, fino all’ultimo treno delle 22,15; da Varallo prima corsa alle 6, con arrivo alle 6,50, in tempo per prendere le coincidenze per Milano alle 7,05 e per Torino alle 6,56. Da Varallo si parte poi alle 6,54, 7,43, 8,43, e così via fino alle 19,43. “L’intero percorso viene effettuato in 50 minuti, cioè poco più della metà del tempo impiegato con l’auto o il bus. Quindi risparmio notevole di tempo, di carburante, riduzione dell’inquinamento: i vantaggi sono evidentissimi per tutta la valle, sia per i residenti che per i visitatori”.
Botta punta moltissimo sul collegamento ferroviario come volano per il turismo. “Gli orari sono stati predisposti per permettere un collegamento veloce con la Valsesia non solo da Milano e Torino, ma da Roma e Napoli. È questa la scommessa vincente per il futuro della valle”. Per questo la “metropolitana leggera” Novara-Varallo verrebbe affiancata da un collegamento bus tra Varallo e i paesi dell’alta valle ed Alagna. “L’ultima corsa in arrivo a Varallo – assicura Botta – troverà subito la coincidenza per Alagna”. Il piano di fattibilità che è stato redatto dovrebbe accelerare l’interesse di Renfe, la società spagnola che ha manifestato una concreta intenzione di ripristinare alcune delle linee regionali piemontesi dismesse. La linea è stata sospesa dieci anni fa, per quanto si riferisce al traffico passeggeri; col piano di fattibilità pronto si punta al ripristino nel 2026.