Condividi su

Un’esperienza spirituale, di carità e umana. Tutto questo sarà il pellegrinaggio a Lourdes per le 380 persone che vivranno, con l’Oftal della Diocesi di Novara, il 72° pellegrinaggio diocesano nei luoghi di Bernadette. 140 i volontari – giovani e meno giovani – che accompagneranno 240 malati nell’esperienza di preghiera, cammino, riflessione a Lourdes. Un’esperienza che si svolge come da tradizione nel mese di luglio – e che vedrà i pellegrini accompagnati dal vicario generale mons. Fausto Cossalter e da sei sacerdoti.

«A Lourdes quest’anno faremo risuonare il tema del pellegrinaggio 2024: “… E che si venga in processione” – spiega Patrizia Violetto, presidente dell’Oftal di Novara -. Una processione che evoca l’esperienza che si sperimenta durante il viaggio nella cittadina francese. Il nostro pellegrinaggio non è “soltanto” di un viaggio. Come quando ci si mette in cammino per partecipare a una “processione”, lo faremo con il cuore aperto a vivere un’esperienza di spiritualità, da condividere con gli altri, pronti a mettersi in gioco anche umanamente per andare incontro alle difficoltà proprie e di chi ci è vicino. Insomma, a Lourdes ci andremo con i piedi pronti a camminare, le mani tese verso l’altro e il cuore orientato verso il Cielo e desiderosi di rivolgere a Maria le nostre preghiere».

I primi ad arrivare a Lourdes saranno i pellegrini che partiranno con i sette autobus attrezzati per i disabili: viaggeranno di notte, con arrivo previsto nella mattina di venerdì 19 luglio. Dopo di loro, arriveranno i pellegrini in aereo. Per tutti sono previste tre notti a Lourdes e il rientro tra il 22 e il 23 luglio. Tra i pellegrini, una presenza significativa è quella dei giovani e di un gruppetto di ragazzi delle medie. «Con un gruppo di tre giovani volontari abbiamo organizzato per i ragazzi, in contemporanea con i momenti più intensi per gli adulti, delle piccole proposte dedicate a loro, come la visita al Castello e alla Casa di Bernadette – racconta la presidente dell’Oftal -. In questo modo potranno vivere quest’esperienza in modo più adatto alla loro età. Saranno coinvolti in modi diversi: oltre alle visite, abbiamo pensato di renderli protagonisti del cammino chiedendo loro anche piccoli gesti di carità».
Tutti dunque – i volontari veterani, i ragazzi e i pellegrini – potranno vivere l’esperienza del pellegrinaggio sperimentando la spiritualità e l’attenzione all’altro. «Uno stile – commenta Patrizia Violetto – che si impara a Lourdes. L’augurio è che quello che si è vissuto all’ombra della grotta possa diventare uno stile della quotidianità, nella propria casa e nella comunità parrocchiale in cui si vive il proprio cammino di vita e di fede».

L’articolo integrale, con il messaggio del vicario generale mons. Fausto Cossalter in occasione del pellegrinaggio, “I tre “perché” dell’andare come pellegrini a Lourdes”, con altri approfondimenti dai territori della Diocesi di Novara, sul nostro settimanale, in edicola a partire da venerdì 19 luglio. Il settimanale si può leggere anche online, abbonandosi o acquistando il numero cliccando direttamente sopra qui.

Condividi su

Leggi anche

Medio Oriente
Diocesi

Medio Oriente: tavola rotonda in Vescovado a Novara, “per un dialogo senza rimpianti”

Monica Curino

Diocesi

Addio a don Franco Ghirardi, per 46 anni parroco a Veveri

Andrea Gilardoni

scuola insegnanti
Diocesi

Insegnanti di religione: con don Bruno corsi al via anche per le scuole superiori

Redazione

Un dettaglio dell'acquarello dell’artista novarese Bragonzi, con la ritirata degli Alpini dalla Russia, custodito da mons. Aldo Del Monte
Diocesi

Il barlume di Dio nella notte buia della guerra

Redazione