Una sfida. Questa la parola che più è tornata nella conferenza stampa che, nel foyer del teatro Coccia, ha presentato l’Otello di Giuseppe Verdi, l’opera che, il 24 gennaio alle 20,30 – con replica domenica 26 alle 16 – aprirà la stagione 2025 dello spazio di via Rosselli. A usarla la direttrice Corinne Baroni, il presidente della Fondazione Teatro Coccia Fabio Ravanelli ma anche il regista e il direttore della maestosa opera verdiana, rispettivamente Italo Nunziata e Christopher Franklin.
Un’apertura di stagione che, come accade dal 2022, avviene in occasione della festa patronale di San Gaudenzio. «L’Otello, coproduzione con Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione I teatri di Reggio Emilia e Teatro Sociale di Rovigo – ha esordito Ravanelli – non è un’inaugurazione da poco. Tutt’altro. È un’opera che rappresenta una vera sfida, la più importante della stagione insieme a “La traviata”, che metteremo in scena a luglio. Il tutto in occasione di San Gaudenzio, un po’ il nostro Sant’Ambrogio».
Il capolavoro verdiano mancava dalla programmazione del teatro novarese dal 2007. Un titolo che tornerà nella stagione “contaminAzioni” 2024-2025 sabato 5 e domenica 6 aprile con “Otello, di precise parole si vive”, con protagonista l’attrice Lella Costa.
«Una sfida per tutto il teatro e per le persone coinvolte – ha aggiunto Baroni – Con un cast di grandi professionisti, che metteranno in scena l’opera di un genio assoluto». L’opera è diretta dallo statunitense Franklin, che torna a Novara dopo aver diretto “Il barbiere di Siviglia” nel 2023. Tra le altre firme eccellenti quella dei costumi, curati da Domenico Franchi, delle luci, di Fiammetta Baldiserri e delle riprese di Ivan Pastrovicchio.
Nel cast spiccano artisti come il tenore Roberto Aronica nel ruolo di Otello, Angelo Veccia in quello di Jago, Iwona Sobotka nel ruolo di Desdemona. Ci sono poi Oronzo D’Urso che interpreta Cassio, Andrea Galli nel ruolo di Roderigo, Shi Zong in quello di Lodovico, Lorenzo Liberali come Montano.
In buca c’è l’Orchestra Filarmonica Italiana, coro del Teatro Municipale di Piacenza, maestro del coro Corrado Casati, con il coro delle Voci Bianche del Teatro piacentino, diretto dal maestro Giorgio Ubaldi. «Un’opera – ha aggiunto il regista – che è il frutto di due anni di lavoro, dal settembre del 2023. Una rappresentazione dove tutto è stato studiato nel più piccolo dettaglio, compresi ambientazione e costumi». L’Otello è sponsorizzato dalla Comoli Ferrari. L’amministratore delegato Paolo Ferrari: «aprire la stagione del Coccia è diventata per noi una prestigiosa consuetudine. “La prima”, a ridosso di San Gaudenzio, è un’opportunità unica per i nostri concittadini di godere di appuntamenti sempre di eccellenza».
L’opera è stata preceduta da momenti introduttivi molto partecipati. Il prossimo incontro sarà sabato 18 alle 14 su “Sipario Virtuale”, spazio web del Coccia, quando per “Opera allo specchio” Pier Ancora incontrerà la stilista Kloida, che firma gli abiti delle prime delle opere per Baroni – che diventeranno una mostra nel foyer del teatro a fine 2025. Ci saranno anche suggerimenti sul dresscode per Otello, rosso e nero . Biglietti da 32 a 62 euro.
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