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I primi accertamenti compiuti all’indomani della caduta di grossi frammenti dalla navata laterale destra della chiesa di Galliate hanno permesso di accertare l’estensione e la diffusione delle problematiche di degrado degli apparati architettonici. I danni sono stati causati dalle prolungate infiltrazioni d’acqua che, con il passare del tempo, hanno disgregato la materia, portato alla corrosione dei ferri annegati nelle malte dei costoloni nonché alla formazione di efflorescenze saline e di attacchi biologici.

Nel corso degli ultimi anni le coperture e i sistemi di scolo delle acque sono stati oggetto di revisione e miglioramento ma alcune parti delle strutture sono ancora molto umide.

Purtroppo le zone risultate a rischio riguardano superfici voltate, capitelli e pareti perimetrali variamente diffuse in tutta la chiesa. Di fronte ad un quadro di tale entità, comprovato da ulteriori cadute verificatesi nei giorni successivi alla chiusura, si è imposto un ragionamento globale riferito all’intero edificio. Grava la necessità di dover restituire alla comunità il luogo di preghiera prima che avanzi la stagione fredda.

Si è individuato pertanto un professionista di acclarata esperienza nel campo dei beni culturali, l’arch. Eleonora Gottardello, alla quale è stato affidato d’urgenza il progetto di messa in sicurezza, restauro e consolidamento.

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