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Con l’invio della relazione alla presidenza nazionale del cammino sinodale, si è conclusa in diocesi la seconda fase del sinodo nazionale, che ha visto impegnati decine di gruppi di lavoro nelle Upm e nelle parrocchie e, in più riprese, il consiglio pastorale diocesano, attorno a tre nuclei tematici tra quelli che erano stati proposti a livello italiano: la formazione alla fede e alla vita; la corresponsabilità e la sinodalità e il cambiamento delle strutture.

Le prossime tappe

Il “Sinodo delle Chiese in Italia” si avvia così al suo ultimo anno: dopo che gli anni dal 2021 al 2023 erano stati dedicati alla fase “Narrativa” – tutta centrata sull’ascolto dal basso delle comunità – e dopo che l’anno pastorale che sta volgendo al termine era stato dedicato a quella “Sapienziale” – con al centro il discernimento su quanto raccolto dall’ascolto – a partire dal prossimo novembre si avvierà la fase “Profetica”, che vedrà due assemblee sinodali nazionali a novembre ’24 e a fine marzo ’25, un nuovo coinvolgimento delle comunità parrocchiali ed infine l’elaborazione, da parte dell’Assemblea generale dei vescovi italiani, degli orientamenti ecclesiali raccolti nel “Liber synodalis” da riconsegnare alle Chiese locali.

Il percorso fatto

Un cammino partito da lontano, dunque, e che per la Chiesa novarese affonda le radici nel lavoro fatto tra il 2014 e il 2016 con il sinodo diocesano. «I tre nuclei tematici sui quali abbiamo lavorato quest’anno – sottolinea don Brunello Floriani, vicario episcopale per la pastorale e membro dell’équipe diocesana che si occupa del sinodo – sono proprio quelli che più si addicevano alla nostra realtà, tenendo conto proprio del nostro sinodo».

La sintesi diocesana

Accanto alla restituzione del lavoro fatto in diocesi al consiglio pastorale e nelle comunità, la sintesi inviata a Roma contiene anche delle proposte concrete, per dare forma ad una Chiesa capace di annunciare il Vangelo oggi, alcune delle quali già sperimentate in diverse parrocchie. Ad esempio, nel capitolo “Formazione alla fede e alla vita”, il suggerimento è quello di immaginare una formazione specifica per il ministero della consolazione, con gli operatori che si occupano dell’assistenza negli ospedali e negli hospice, che accompagnano il momento del lutto e la celebrazione delle esequie. Così come la formazione di operatori che si incarichino della pastorale familiare. E per quanto riguarda il nucleo tematico dedicato alle strutture, la proposta concreta, per far fronte alle questioni burocratiche che rendono sempre più difficile la gestione e l’amministrazione dei beni, è quella dell’attivazione a livello diocesano «di un ufficio – si legge nella relazione – in cui persone competenti affianchino i presbiteri e i laici nella gestione amministrativa delle parrocchie. A tale proposito l’ufficio favorirà un aspetto sempre più urgente che è la trasparenza di ogni attività amministrativa in modo che la Comunità parrocchiale possa essere definita “Chiesa di vetro”. Una corretta gestione amministrativa è fondamentale per la credibilità».

I frutti già visibili

E se la meta del cammino è ancora lontana, sono già molti i frutti di questo lavoro in diocesi, soprattutto per quanto riguarda lo “stile” da assumere come comunità cristiana. «L’ho ripetuto molte volte nell’arco di questi anni – commenta don Floriani, riprendendo anche la chiusura della relazione inviata a Roma -. Uno degli elementi importanti di questo itinerario ecclesiale è il toccare con mano il coraggio e la voglia di sperimentare, di passare dalla Fede alla vita, da ciò che lo Spirito suscita come passo da compiere per essere Chiesa missionaria alla scelta di criteri concreti e nuovi per rispondere concretamente a quello che lo Spirito chiede. Solo così compiremo passi che rompono la grande spaccatura del nostro tempo: passare ad una Fede che sia vicina alla gente, che sia significativa o almeno comprensibile all’uomo di oggi».

L’articolo e altri approfondimenti dai territori della Diocesi di Novara, sul nostro settimanale, in edicola a partire da venerdì 14 giugno. Il settimanale si può leggere anche online, abbonandosi o acquistando il numero cliccando direttamente sopra qui.

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