Il 2024-2025 non vedrà solo il Giubileo come evento che coinvolgerà la Chiesa universale: prosegue il cammino del sinodo delle Chiese in Italia. A fare il punto sul sinodo italiano, durante l’assemblea di avvio anno pastorale a Boca, è stata Romina Panigoni, delegata episcopale per il sinodo con don Brunello Floriani, vicario episcopale per la pastorale. Dopo tre anni di ascolto e di riflessione attraverso i gruppi di lavoro nelle Upm, Panigoni ha spiegato che «il cammino sinodale non solo continua, ma tocca il suo culmine nella “fase profetica”, ossia la fase in cui la Chiesa è chiamata a trovare gli strumenti per rendere realtà il sogno di una Chiesa missionaria e, quindi, più accogliente, aperta, snella, capace di camminare con le persone».
Il lavoro degli anni passati è stato condensato in un documento di sintesi che farà da guida all’incontro nazionale di novembre e poi a quello conclusivo «che si terrà a Roma dal 31 marzo al 4 aprile 2025, nella quale verranno assunte alcune scelte evangeliche, che le Chiese in Italia saranno chiamate a riconsegnare al Popolo di Dio, incarnandole nella vita delle comunità nella seconda parte del decennio ‘25-‘30». In questo anno saranno coinvolti in particolare il consiglio presbiterale e il consiglio pastorale diocesano per fornire spunti e stimoli ai rappresentati che parteciperanno alle Assemblee Sinodali». Intanto prosegue anche il sinodo della Chiesa universale la cui Assemblea Generale si terrà a Roma dal 2 al 27 ottobre, con al centro – dopo l’appuntamento dell’anno scorso – ancora il tema della sinodalità. E come l’anno passato il vescovo Franco Giulio sarà tra i padri sinodali, scelto tra i cinque rappresentanti dell’episcopato italiano.
L’articolo, accanto al testo di mons. Franco Giulio Brambilla, con altri servizi si possono trovare sul nostro settimanale in edicola a partire da venerdì 27 settembre. Il settimanale si può leggere abbonandosi o acquistando il numero che interessa cliccando direttamente sopra al link che trovate qui.