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Il cantiere non procede, l’amministrazione comunale ha revocato il contratto per i lavori in piazza Ranzoni. Il motivo sono le lungaggini dell’impresa che, nel giugno del 2023, si era aggiudicata i lavori di riqualificazione del “salotto” di Intra, un progetto di complessivi 5,3 milioni di euro. La decisione – fanno sapere da Palazzo di Città – è stata presa con un atto assunto dal Dirigente del Dipartimento Lavori Pubblici dopo “un’accurata istruttoria”.

«Il cantiere, suddiviso in lotti, ha visto mancare l’obiettivo di consegna dei lavori relativi al lungolago di Intra, previsto per Pasqua 2024 – spiega il sindaco Giandomenico Albertella -. La nuova amministrazione, insediatasi a luglio, ha da subito affrontato la situazione, attraverso un confronto con l’impresa e la direzione lavori, per concordare un cronoprogramma che portasse alla riapertura del lungo lago entro lo scorso mese di settembre.

Tuttavia, la gestione del cantiere e le risposte dell’impresa non hanno nuovamente rispettato il cronoprogramma, quindi, non si sono rivelate compatibili con le esigenze della Città, dei verbanesi e delle attività commerciali.»

Prosegue il sindaco: «Verbania deve ripartire, le opere pubbliche già avviate devono essere completate nel migliore dei modi e non possono portare al rischio di “sequestrare” interi pezzi della città per anni.  Stiamo lavorando affinché  il lungolago di Intra sia restituito ai verbanesi prima di Natale; proprio per questo, e per garantire adeguata celerità nelle successive fasi di intervento di riqualificazione di Piazza Ranzoni, gli uffici hanno assunto questa decisione.  Ogni  opera pubblica sconta inevitabili disagi ma che dei lavori diventino un cantiere infinito no, questo non lo permetteremo.»

La parte a lago del progetto, quella proprio di fronte alla piazza, sembra ormai terminata.

La speranza dell’amministrazione è quindi di poterla riaprire per Natale. Molto più complessa invece la parte della piazza di fronte ai negozi, dove da mesi vanno avanti gli scavi. Il progetto, approvato durante la precedente amministrazione comunale, prevede poi un secondo lotto, quello della piazza vera e propria e su quello si concentrano le maggiori preoccupazioni. Da decenni, infatti, nessuno mette mano ai sottoservizi e la preoccupazione è che possano emergere problemi più complessi del previsto.
Intanto sembra profilarsi la possibilità di un contenzioso: la ditta, che ha sede in provincia di Agrigento, tramite il proprio legale, in una lettera ha presentato le proprie controdeduzioni alle contestazioni del Comune, rimarcando mancanze da parte dell’amministrazione.

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