C’è chi dice no e va controcorrente. Questa regola vige al Bar Spritz di Borgosesia, ultimo baluardo del caffè a 1 Euro. Nonostante gli aumenti generalizzati i gestori hanno deciso di non andare a intaccare il costo di una delle bevande preferite dagli italiani. A raccontare la realtà del bar ci pensa Vittorio Ferri, gestore dell’esercizio con mamma Neva. “Nel 2018 – avverte – la mia famiglia ha rilevato questo locale che veniva da una serie di gestioni che si susseguivano con rapidità e duravano dai sei mesi all’anno. E’ stata una scommessa e, adesso, la nostra è una delle gestioni più longeve”.
Le difficoltà derivanti dal Covid non hanno spento le iniziative.
“In quel periodo – conferma – siamo diventati una pokeria, anche da asporto. Questo ci ha permesso di andare avanti poi dal giugno 2021 con la possibilità di riaprire come bar abbiamo deciso di concentrarci su questa attività”.
La decisione di mantenere il caffè a 1 Euro è frutto di una scelta meditata. “Ci sarebbe sembrato di tradire i nostri clienti. Il nostro bar è una realtà particolare, è una sorta di circolo, comunità. Qui la gente in pausa lavoro viene a persi la birra e fraternizza in un clima conviviale. C’è un rapporto famigliare siamo tutti amici e anche grazie ai nostri dipendenti questo è stato reso possibile. Qui non c’è freddezza ma amicizia per questo si è deciso di non toccare il costo del caffè, cosa che infastidisce parecchio i clienti”.
I costi si fanno sentire. “I miei genitori sono anche giostrai. I rincari sono all’ordine del giorno. Noi pensiamo che chiudere non sia la soluzione giusta per affrontare il problema. Meglio invogliare i clienti a frequentare le proprie attività”.