Aiutare le comunità parrocchiali a sentirsi come “Un meraviglioso poliedro”, composta da una molteplicità di ministeri e vocazioni differenti ma complementari. Questo è l’obiettivo del cammino che l’Ufficio per la pastorale giovanile e vocazionale propone alle parrocchie della diocesi, per animare il mese vocazionale, che tradizionalmente nella nostra diocesi è il mese di gennaio.
«Abbiamo elaborato alcune schede per la preparazione di momenti di preghiera, celebrazione e incontro, integrandoci con il tema “Un meraviglioso poliedro”, proposto dall’Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni per l’anno 2022 – 2023», spiega don Gianluca de Marco, direttore dell’Ufficio diocesano per la pastorale giovanile e vocazionale.
Nel sussidio, disponibile per tutte le parrocchie sul sito www.diocesinovara.it, sono disponibili, accanto al Messaggio di Papa Francesco per la 59° Giornata di preghiera per le vocazioni, proposte di preghiera e attività che ciascuna comunità potrà utilizzare: una veglia di preghiera con i giovani, intenzioni quotidiane per le vocazioni, attività per i ragazzi del catechismo e per i gruppi giovanili e gli schemi – preparato dai seminaristi del Seminario San Gaudenzio – per la Santa Messa per la Giornata del Seminario e l’Adorazione eucaristica per le vocazioni.
«Il tema scelto – riprende don Gianluca De Marco – coglie l’invito di papa Francesco e richiamare l’attenzione sulla reciprocità delle diverse vocazioni nella Chiesa. È l’orizzonte proposto anche dalla Esortazione Apostolica post-sinodale rivolta ai giovani e a tutto il popolo di Dio quando insegna: «La pastorale [giovanile] non può che essere sinodale, vale a dire capace di dar forma a un camminare insieme che implica una valorizzazione dei carismi che lo Spirito dona secondo la vocazione e il ruolo di ciascuno dei membri della Chiesa attraverso un dinamismo di corresponsabilità […]. In questo modo, imparando gli uni dagli altri, potremo riflettere meglio quel meraviglioso poliedro che dev’essere la Chiesa di Gesù Cristo. Essa può attrarre i giovani proprio perché non è un’unità monolitica, ma una rete di svariati doni che lo Spirito riversa incessantemente in essa, rendendola sempre nuova nonostante le sue miserie» (Francesco, Christus vivit, 206-207)».