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«Provate, provate e provate ancora. E non scoraggiatevi se sbagliate». Lo ha detto lo chef Antonino Cannavacciuolo ospitato all’istituto Don Bosco di Borgomanero, dove, accompagnato dalla moglie Cinzia Primatesta, ha incontrato prima gli studenti del Liceo del gusto e poi tutti gli altri insieme con il presidente Giovanni Campagnoli e il direttore don Giuliano Palizzi.

Cannavacciuolo ha aggiunto che «in ogni attività, e la cucina certamente fra queste, ci vuole passione. Senza amore per quello che si fa, si diventa banali e banali sono le persone non le ricette».

Ha osservato che importanti per lui, ma per tutti coloro che ambiscono a diventare chef, sono state le esperienze in Giappone e in Francia.

«In Giappone – ha detto – per la cultura dell’ospitalità e la cura dei particolari. Sono i dettagli che fanno la differenza. In Francia per notevole esperienza maturata in tanti decenni».

Si è soffermato sulla bellezza e la diversità che offre il territorio italiano «una biodiversità che non si riconta in nessuna parte del mondo».

L’incontro è stato preludio della “Fiera del giusto” che si svolgerà nel cortile dell’istituto dalle 14 alle 22 di domani, sabato 29 aprile, Sarà una giornata all’insegna della divulgazione di percorsi di sostenibilità ambientale, economica e sociale.

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