Inaugurato a Boca il “Sentiero della libertà”. Parte dalla zona del cimitero – sulla strada provinciale per il santuario – e raggiunge Montalbano fra vigneti di pregio e una splendida vista panoramica.
Trecento persone hanno camminato nel giorno dell’inaugurazione, domenica 7 maggio, e fra loro il sindaco Flavio Minoli, il consigliere regionale Domenico Rossi, la Pro loco con il presidente Renato Casaroli, L’Anpi, l’Avis, gli Alpini, studenti della media Alessandro Antonelli guidati dall’insegnante Giorgio Arcardini.
L’idea di intitolare un sentiero alla libertà è di Roberto Doris, vice Sindaco.
«A Montalbano – spiega – aveva sede la Divisione Garibaldina d’assalto e questo sentiero si collega con altri, verso Castagnola, San Bernardo, la Valsesia, molti importanti nella lotta della resistenza italiana contro il nazi-fascismo».
Lungo la strada, la Pro loco ha messo delle panchine e pannelli con poesie di Giuseppe Ungaretti, Cesare Pavese, Gianni Rodari e Giuseppe Colzani (quest’ultimo un partigiano milanese). I versi sono stati declamati da studenti delle medie di Boca.
A Montalbano, il Coro Pizio Greta di Fontaneto d’Agogna ha eseguito brani e Angelo Vecchi, borgomanerese, storico, ha ricordato la presenza del comando partigiano a Montalbano. Si è soffermato sulle letteratura espressa negli anni della Resistenza passando «dalla precedente ampollosa retorica a un linguaggio più sobrio culminato nella Costituzione italiana esempio di chiarezza espressiva».
Fra i letterati, Vecchi ha ricordato anche Dante Strona, il “Poeta della Resistenza», nata a Biella, vissuto a Fontaneto d’Agogna dove si era sposato. Proprio a Fontaneto, in luglio, manifestazioni ricorderanno i cento anni della nascita. Lo ha preannunciato il sindaco Alfio Angelini.
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