Quanto vale una passeggiata nei boschi, magari accompagnata da qualche bel porcino? Sicuramente molto più dei tre euro del tesserino da pagare alla Regione. Aria pura, un percorso rigenerante e un contatto profondo con la natura di cui si sente sempre più il bisogno.
I funghi sono una delle cartine di tornasole per indicare lo stato di salute del bosco, quindi andrebbero tutelati insieme al loro habitat. La manutenzione dei fondi ha però un costo ed i piccoli comuni faticano, con le risorse a disposizione, ad affrontarla.
Perché allora non destinare l’incasso dei tesserini a questo scopo? I sindaci sono tutti favorevoli: «Sarebbe un’opportunità per i Comuni – dice il sindaco di Cureggio Angelo Barbaglia – che in questo modo potrebbero contare su un’entrata in più , anche se ridotta, per opere di consolidamento dei sentieri».
Da Bolzano Novarese il sindaco Giulio Frattini aggiunge che in una fase «economica difficile per i piccoli Comuni qualsiasi entrata supplementare sarebbe la benvenuta, vincolata poi alla cura e alla manutenzione di quello che è uno dei maggiori patrimoni di cui disponiamo, i boschi,e di cui purtroppo siamo poco consapevoli».
Da Boca il sindaco Andrea Cerri conferma quanto un “bonus verde” o funghi «aiuterebbe la manutenzione del patrimonio verde». Per trovare le risorse occorre però che chi va in cerca di boleti paghi la sua quota, e qui arriva il punto dolente. «L’altro giorno – ricorda il sindaco di Madonna d Sasso Ezio Barbetta – sono arrivati i carabinieri per un controllo ed hanno fatto una strage di verbali. Non c’è ancora la mentalità di dovere pagare per il verde, una delle cose più importanti che abbiamo. Dobbiamo lavorare su questo».
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