Un’idea nata da una battuta e che adesso che si è concretizzata dà lavoro a sei giovani, tre donne e tre uomini, tra i 25 e i 35 anni. E che punta molto sulla formazione. Questa è la “Boulangerie Bethléem”, la “Panetteria Betlemme” nella Diocesi di Pala, in Ciad. Una terra in difficoltà, con speranze di vita basse e dove la maggior parte dei giovani non ha un’istruzione di base completa. Un Paese in cui operano molti missionari. Tra loro Elisa Perrini, 42 anni, originaria di Villadossola e missionaria Fidei Donum della nostra Diocesi. Lei è la coordinatrice dell’iniziativa che ha portato alla panetteria.
Un forno realizzato con il progetto “Non Solo Pane” e che ha visto anche la formazione di 16 persone in tecniche di panificazione. Hanno imparato, in tre settimane, l’utilizzo dei macchinari e i diversi tipi di impasto per il pane. «Tutto è partito quasi per scherzo – spiega Perrini – Da una frase del nuovo vescovo, Dominique Tinoudji, giunto in visita nel vicariato di Lagon. Per l’occasione avevo preparato pane e torte. E lui mi disse di raggiungere i cuochi di Pala per insegnare loro a fare il pane. In un attimo è nata l’idea della panetteria».
Sul territorio di Pala una già c’è «ma – aggiunge la missionaria – produce solo baguettes. Occorreva diversificare la produzione. Inoltre, essendo in quel momento la sola nel raggio di 100 chilometri, non riusciva a coprire la domanda. Al pomeriggio il pane era già finito». Così il primo step è stato cercare finanziatori. «Donatori che ci sostenessero nell’avviare il progetto – rileva Perrini – Come partenza c’è stata anche la formazione. In questo ci ha aiutato un panettiere italiano, Romeo Bortoluzzi, che ci ha dato una mano anche nel trovare i macchinari. Il progetto si realizza grazie al sostegno dell’8xmille della Cei, alla Diocesi di Treviso, ad alcune parrocchie della Diocesi di Firenze (San Lorenzo a Montegufoni e San Quirico in Collina) e alla Diocesi di Novara. Bortoluzzi ha coinvolto altre persone, anche loro alla fine nostri sostenitori, che hanno fornito le apparecchiature per iniziare».
La “Boulangerie Bethléem” è un panificio diocesano con tanto di punto vendita aperto al pubblico. «Abbiamo creato prodotti mai visti nella Diocesi di Pala e alla portata di tutte le tasche. A partire dai panini che, posti in vendita a cinquanta franchi, vanno a ruba. Arrivano al mattino persone che ne acquistano sacchi interi, che successivamente rivendono. Accanto a noi c’è una scuola e i bambini passano e li comprano anche loro. Il costo basso consente a tutti di prendere almeno un panino. I piccoli vedi che se lo dividono anche in tre. Inoltre – prosegue ancora la missionaria – è molto apprezzata la focaccia. Proponiamo quella con le cipolle e la versione con i pomodori. Produciamo anche biscotti di pasta frolla e pane di diverse forme. A volte le trecce, a volte le ciabatte. Cerchiamo di creare sempre prodotti diversi. L’obiettivo futuro è quello di presentare nuove iniziative, nuovi prodotti, consolidando l’attività».
Tutto quanto si ricava dalla “Boulangerie” «va direttamente nei salari dei sei giovani coinvolti e reinvestito anche in nuova formazione. Per noi è fondamentale formare, preparare i giovani al lavoro qui in panetteria. Adesso sono io che coordino, ma, gradualmente, i ragazzi impareranno tutto quanto occorre e inizieranno ad avere esperienza, rendendosi così indipendenti. Questo, del resto, è uno degli obiettivi che si è posta la Diocesi di Pala con l’apertura del panificio». Aiutare, quindi, i giovani del luogo, migliorando anche, grazie ai corsi di formazione, l’alimentazione e la conservazione dei cibi.
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