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 È morto oggi, domenica 1° giugno, don Mario Vanini, per oltre trent’anni parroco di Prato Sesia e da alcuni anni a servizio presso il Santuario di Boca.
Il funerale sarà celebrato mercoledì 4 giugno 2025 alle 10, nella chiesa parrocchiale di Prato Sesia, presieduto dal vescovo Franco Giulio Brambilla. In preparazione, sono previste due veglie di preghiera lunedì 2 e martedì 3 giugno alle ore 21 presso il Santuario di Boca, mentre martedì 3 giugno alle 20.30, nella parrocchiale di Prato Sesia, verrà recitato il santo Rosario. La salma sarà tumulata nel cimitero del paese.

Don Mario Vanini era nato il 6 ottobre 1929 a Grignasco, ed era stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1955 da mons. Gilla Vincenzo Gremigni, allora vescovo di Novara.

Iniziò il suo ministero come parroco nelle piccole comunità di Lovario e Ferruta, dove rimase fino al 1962. Poi si aprì per lui un cammino particolare: la collaborazione con padre Virginio Rotondi nel Movimento “Oasi – Per un mondo migliore”, una realtà dedicata alla formazione spirituale e alla pastorale giovanile, con sede a Rocca di Papa. Questo impegno lo portò anche a Roma, dove fu assistente dei gruppi giovanili.

Il ritorno nella diocesi di Novara avvenne nel 1975, con un primo incarico a Bellinzago, seguito da un periodo nella parrocchia di Arona. Ma il legame con il Movimento “Oasi” non si interruppe mai, e continuò a frequentare la “Villa Sorriso” di Castelgandolfo, centro nevralgico di quella esperienza.

Nel 1983 divenne parroco di Agnona, e poi, nel 1985, assunse la guida della parrocchia di Prato Sesia, dove rimase per ben 34 anni. Un periodo lungo, fecondo, ricco di relazioni, in cui don Mario seppe intrecciare spiritualità, azione pastorale e attenzione alla vita comunitaria. «Quella vissuta a Prato – dov’era molto apprezzato, come persona, come sacerdote e come parroco – si rivelerà sicuramente, assieme all’attività svolta a Roma con il Movimento “Oasi”, l’esperienza più significativa nella sua vita sacerdotale», scrive in una nota di cordoglio don Franco Giudice, vicario episcopale per il clero e la vita consacrata.

Don Mario non fu mai solo nel suo cammino. Accanto a lui, la madre Graziella, figura discreta e presente, e la sorella Suor Maria, della Congregazione delle Suore Francescane del Vangelo.

Nel 2019, dopo aver lasciato Prato Sesia, si mise a disposizione del Santuario di Boca, continuando il suo servizio sacerdotale fino agli ultimi giorni, nonostante una lunga malattia che lo ha accompagnato con discrezione e dignità.

Accanto alla passione per i giovani, ebbe quella per la pittura. «Una pittura che si ispirava a Cézanne e a Casorati – sottolinea ancora don Giudice – dove l’intensità dei colori si univa all’essenzialità dei paesaggi, dei visi – soprattutto femminili – e delle nature morte ritratte. Una ricerca profondamente spirituale la sua, in grado di cogliere la presenza della grazia nella drammaticità del reale».

In queste ore, la Chiesa di Novara si stringe attorno alle sorelle Suor Maria, Angela e Caterina, e ai fratelli Fortunato e Gianni, uniti nel dolore ma anche nella gratitudine per un ministero vissuto con generosità e profondità. «Eleviamo al Signore l’invocazione – conclude don Franco – perché possa ricompensare l’impegno attuato da don Mario per l’avvento del Regno di Dio».

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