Il mondo sembra rinato: stiamo vivendo in un mondo in cui gli effetti disastrosi causati dal Covid 19 sembrano superati.
Ma siamo sicuri che tutte le “pandemie” siano state superate? Non ne sono certo. Esiste ed è operante un’epidemia che minaccia l’umanità: non è un virus, ma una sensazione che soprattutto le persone anziane soffrono: la solitudine.
La letteratura scientifica ha documentato gli effetti negativi sulla salute causati dalla mancanza di relazioni sociali.
«È stato stimato che la percezione di essere soli, staccati dal mondo anche se circondati dagli altri, avvelena il corpo come farebbero 15 sigarette fumate in un solo giorno o sette cocktail alcolici bevuti uno dietro all’altro» (Angela Napoletano).
Le conseguenze sono deleterie: accelera i processi infiammatori, riduce il funzionamento del sistema immunitario, aumenta il rischio di morte prematura e di contrarre malattie infiammatorie, ictus, depressione e demenza.
È definitivamente conclusa l’epoca in cui si viveva, con risvolti positivi e negativi, una vita in comune, nei cortili, nei rioni, nei paesi. I vicini di casa sono perfetti sconosciuti e non basta il ritrovarsi casuale durante un passaggio in ascensore o per strada.
Giuliano Ladolfi, presidente Unitre Borgomanero
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