L’Italia fuori dall’Italia è conosciuta per città d’arte quali Roma, Firenze, Venezia e anche per Milano, Torino e Napoli, per le colline toscane per altri territori. Poco per il Piemonte e per le sue peculiarità paesaggistiche e gastronomiche che sono variegate tanto che nemmeno i piemontesi immaginano.
«Questo perché finora ognuno ha agito per contro proprio e inevitabilmente con risorse limitate». Lo ha detto Marco Torri del Consorzio turistico Monte Rosa Valsesia in un convegno che segna una svolta.
Si è tenuto all’hotel L’Approdo di Pettenasco ospiti di Oreste Primatesta, presidente dell’Unione turistica Lago d’Orta, un posto strategico, in Piemonte, che guarda alla Lombardia ed anche alla Svizzera.
La svolta è il progetto “Montagna sostenibile insieme per il turismo outdoor ed enogastronomico”.
Vi hanno partecipato cinque Consorzi turistici della montagna piemontese della stessa Valsesia, della Valle Maira rappresentato da Valentina Scigliano, delle Valli del Canavese da Franco Ferrero, delle Alpi Biellesi da Laura Zegna e delle Valli di Lanzo da Livio Borello.
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