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«Sentitevi chiamati a elaborare e trasmettere una nuova cultura, fondata sull’incontro tra le generazioni, sull’inclusione, sul discernimento del vero, del buono e del bello; una cultura della responsabilità, personale e collettiva, per affrontare le sfide globali come le crisi ambientali, sociali ed economiche, e la grande sfida della pace». Lo ha detto Papa Francesco, ricevendo in udienza le associazioni di ispirazione cattolica del mondo della scuola: l’Associazione maestri cattolici (Aimc), l’Unione cattolica insegnanti dirigenti e formatori (Uciim) e l’Associazione genitori scuole cattoliche (Agesc), presente con una delegazione piemontese con rappresentanti anche da Novara (nella foto ndr.). «A scuola voi potete ‘immaginare la pace’, ossia porre le basi di un mondo più giusto e fraterno, con il contributo di tutte le discipline e con la creatività dei bambini e dei giovani», ha osservato il Pontefice.

Poi un riferimento al Giubileo appena iniziato, che «ha molto da dire alla scuola». Infatti, «pellegrini di speranza» sono «tutte le persone che cercano un senso per la propria vita e anche coloro che aiutano i più piccoli a camminare su questa strada. Un buon insegnante è un uomo o una donna di speranza, perché si dedica con fiducia e pazienza a un progetto di crescita umana. La sua speranza non è ingenua, è radicata nella realtà, sostenuta dalla convinzione che ogni sforzo educativo ha valore e che ogni persona ha una dignità e una vocazione che meritano di essere coltivati». Il Santo Padre ha poi evidenziato: «Come un maestro che entra nel mondo dei suoi alunni, Dio sceglie di vivere tra gli uomini per insegnare attraverso il linguaggio della vita e dell’amore. Questo ci richiama a una pedagogia che valorizza l’essenziale e mette al centro l’umiltà, la gratuità e l’accoglienza. La pedagogia distante e lontana dalle persone non serve, non aiuta. Quella di Dio è una pedagogia del dono, una chiamata a vivere in comunione con Lui e con gli altri, come parte di un progetto di fraternità universale, un progetto in cui la famiglia ha un posto centrale e insostituibile. La famiglia!».

L’articolo con altre notizie dal territorio della Diocesi di Novara, sul nostro settimanale in edicola a partire da venerdì 10 gennaio. Il settimanale si può leggere abbonandosi o acquistando il numero che interessa cliccando direttamente sopra a qui.

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