Vino di eccellenza e turismo: il binomio è sempre più al centro delle manifestazioni del Novarese, e ormai si può parlare di provincia che ha imboccato in modo deciso la via dell’enoturismo, sulle orme delle colline toscane e del sud del Piemonte. La conferma arriva da una serie di manifestazioni che hanno caratterizzato le ultime settimane e che proseguono: prima il successo della mostra del vino di Ghemme, bissato da quello di Boca e poi di Sizzano, quindi la creazione del nuovo presidio slow food dell’uva americana a Carpignano Sesia e in questi giorni le iniziative che si sono svolte a Villa Caccia a Romagnano Sesia con la partecipazione dei produttori locali e questa settimana il palio delle botti di Maggiora, un’altra vetrina per promuovere il vino delle colline novaresi.
«Tutte queste iniziative – dice il sizzanese Stefano Vercelloni, vice presidente nazionale dell’associazione delle Città del Vino – contribuiscono ad attirare nuovi visitatori nelle nostre zone che quest’anno hanno il titolo prestigioso di Città Europea del Vino; l’enoturismo è una grande risorsa sia culturale che economica che va promossa».
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