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Due appuntamenti a Castiglione Ossola, per celebrare l’80° anniversario dell’uccisione di don Giuseppe Rossi, l’allora parroco del piccolo centro della Valle Anzasca, ucciso da una squadraccia fascista nel 1945 e beatificato come martire in cattedrale a Novara lo scorso maggio. Il primo è stato il 26 febbraio, giorno dell’anniversario. La messa del mattino è stata presieduta da don Franco Giudice, vicario episcopale per il clero e la vita consacrata. Alla messa erano presenti con il parroco di Castiglione, don Fabrizio Cammelli, don Lorenzo Armano, sedici sacerdoti, una ventina di seminaristi (nella foto ndr.) e molti fedeli. Don Giudice nella sua omelia ha indicato ai sacerdoti il Beato don Giuseppe Rossi come modello e come esempio da seguire nell’esercizio del loro ministero sacerdotale. La messa solenne delle 20.30 è stata invece presieduta dal vicario generale della diocesi mons. Fausto Cossalter il quale si è soffermato sul martirio di don Giuseppe Rossi.

Nell’ambito dei festeggiamenti c’è stato anche il pellegrinaggio a Varallo Pombia, città natale del beato, che si è concluso con un concerto in suo onore. La domenica successiva la messa solenne celebrata da don Gaudenzio Martini, parroco di Forno e originario proprio di Castiglione. Don Martini nell’omelia, ripercorrendo la strada che ha portato don Rossi alla beatificazione, ha ricordato il costante lavoro del compianto don Severino Cantonetti, immediato successore di don Rossi dal 1946 al 2015, e del vescovo don Renato Corti che avviò la causa di beatificazione. E infine un ringraziamento da don Martini ai castiglionesi che da sempre hanno riconosciuto don Rossi come un autentico martire della fede e della carità.


Don Rossi è Beato, martire e sacerdote imitatore di Cristo

Il racconto della Beatificazione


«La celebrazione dell’anniversario quest’anno – spiega don Fabrizio Cammelli, parroco di Castiglione – è stata un evento storico. Con la beatificazione di don Rossi abbiamo visto coronato un impegno di decenni. Ora per la canonizzazione occorre un miracolo, attribuito all’intercessione del Beato e avvenuto dopo la sua beatificazione. Tanta gente è venuta a pregare e anche noi preghiamo e speriamo presto in un miracolo». A conclusione della giornata, una lettura teatrale sulla vita e il sacrificio di don Rossi interpretata da tre attori: l’autore Matteo Minetti assieme a Matteo Morigi e Siria Giraldo. Un lavoro che commosso il pubblico.

L’articolo integrale sul nostro settimanale – L’informatore, Il Sempione, Il Monte Rosa, L’informatore del Cusio, Il Verbano, Il Popolo dell’Ossola, L’Eco di Galliate, Il Ricreo, L’Azione, Il Cittadino Oleggese – sarà in edicola venerdì 7 marzo con gli approfondimenti e altre notizie dal territorio della Diocesi di Novara.

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