E’ stato ‘Un San Martino tormentato’ ma uscito di scena tra gli applausi. La visita guidata con parti teatralizzate, di domenica scorsa alla Badia di Dulzago, ha fatto il pieno di adesione confermandosi ‘format’ vincente e apprezzato. Il pubblico, che ha esaurito tutti i quattro momenti previsti nella giornata, ha potuto immergersi nella storia del borgo con gli attori, rigorosamente in abiti seicenteschi, a farli viaggiare in un passato tenebroso fatto di intrighi, bruciamenti al rogo e ogni tipo di malvagità.
“Un San Martino tormentato – spiega Manuel Fortina – è il sequel di Un San Martino di fuoco e racconta del conte Callisto Erminio Brachetti che manda al rogo, non solo Luana Panfigli, famosa abitante della Badia additata come prima strega del borgo, ma anche altre centinaia di fanciulle. Due anni dopo il conte Brachetti viene tormentato dalle anime di queste fanciulle che proprio lì alla Badia hanno trovato la morte. Come se non bastasse questa sua disperazione lo ha portato ad avere difficoltà a gestire le sue molteplici amanti. Così si è rivolto ad una ‘fattucchiera’ che le ha suggerito come redimersi”.
Oltre 160 persone hanno potuto viaggiare e sognare insieme al don Michele Cerruti, anima guida, e alla professoressa Federica Mingozzi che ha spiegato le bellezze della chiesa di San Giulio. L’associazione ‘L’artificio’ ha ‘sposato’ l’evento ideato dallo stesso Fortina, oleggese di nascita ma grande appassionato delle storie antiche dei paesi circostanti.
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