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Il prossimo mercoledì 19 febbraio, don Filippo Ciampanelli, sacerdote novarese da molti anni in servizio presso la santa sede, sarà ordinato vescovo. La celebrazione si terrà in San Pietro alle 18, con la diretta streaming rilanciata da sdnews.it, il sito del nostro giornale. Presiederà il card. Claudio Gugerotti, prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, dove mons. Ciampanelli è impegnato come sotto-segretario. I due conconsacranti saranno l’arcivescovo Edgar Peña Parra, sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato, e mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara.

Novara a Roma per don Filippo

E proprio Novara sarà una presenza significativa alla celebrazione che per la chiesa gaudenziana diventa una vera e propria festa. In San Pietro, infatti, saranno presenti gli oltre 600 pellegrini impegnati nel pellegrinaggio giubilare della diocesi, guidato dal vescovo, cui si aggiungeranno numerosi altri novaresi che si recheranno a Roma per questo importante appuntamento. «Non è stato facile far coincidere le date – ha commentato don Ciampanelli all’indomani dell’annuncio della sua nomina a vescovo -, mi dicono che è una follia preparare un’ordinazione in poco più di un mese mentre continua il lavoro di ufficio, però la presenza della mia diocesi a Roma, dove vengo ordinato a motivo della mia attuale missione, è davvero un’occasione unica, imperdibile. Avere Novara qui vicina è un dono immenso».

I pellegrini avranno poi la possibilità di partecipare anche alla messa di ringraziamento, che sarà celebrata da don Ciampanelli il giorno successivo, giovedì 20 febbraio, nella basilica di Santa Maria Maggiore alle 12. «È un segno di gioia e di speranza poter partecipare alle celebrazioni per la consacrazione episcopale e la messa di ringraziamento di mons. Filippo Ciampanelli: davvero i doni del Signore sono per tutti», dice don Gianmario Lanfranchini, delegato diocesano per il Giubileo.

Originario della parrocchia di Sant’Antonio

Nato il 30 luglio 1978 a Novara, originario della parrocchia di Sant’Antonio di Padova, don Filippo Ciampanelli è stato ordinato sacerdote dal card. Renato Corti il 21 giugno 2003, dopo aver intrapreso il cammino formativo e di discernimento nel Seminario diocesano San Gaudenzio, iniziato sin dal ginnasio. Divenuto prete, ha proseguito gli studi, conseguendo il dottorato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma. Il 1° luglio 2009, dopo aver frequentato la Pontificia Accademia Ecclesiastica e un periodo di tirocinio in Pakistan, è entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede. È stato poi impiegato nelle Rappresentanze Pontificie in Georgia, Armenia, Azerbaigian e Bielorussia. Dal settembre del 2015 all’aprile 2024 ha prestato servizio presso la Sezione per gli Affari Generali della Segreteria di Stato. Proprio nello scorso aprile, è stato nominato da Papa Francesco sotto-segretario del Dicastero vaticano per le Chiese orientali, guidato dal card. Claudio Gugerotti e dal segretario mons. Michel Jalakh.

Il lavoro per le Chiese Orientali

Don Ciampanelli, anche da vescovo, continuerà nel suo servizio al dicastero, occupandosi dei cattolici di rito diverso da quello latino. «Sono comunità con storie antiche, con tradizioni proprie, non solo rituali, ma anche spirituali, teologiche, disciplinari – spiega -. E sono presenti in zone attraversate da gravi conflitti: Ucraina, Terra Santa, Siria, Libano, Iraq, Caucaso, Tigray.

Il significato fondamentale del nostro lavoro è far sentire loro la vicinanza effettiva della Santa Sede. Loro sentono forte il legame con Roma e noi cerchiamo di non lasciarli soli. Forse, da vescovo, farò qualche viaggio in più per incontrarli a nome della Santa Sede. E comunque, se vi avanza ancora una preghiera per loro, e magari anche per me, ve ne sarò molto grato!».

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