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Imparare la lingua italiana è condizione indispensabile per destreggiarsi e divenire parte della comunità dove si vive. E insegnare l’italiano è un servizio che viene offerto dalla Comunità di Sant’Egidio ai “nuovi europei”, come li ha definiti Patrizia Ferro, coordinatrice a Borgomanero della scuola di Lingua e cultura italiana. L’iscrizione è libera e gratuita, gratuite sono le prestazioni degli insegnanti e così l’ospitalità della scuola, la media Gobetti in viale Dante.

Le lezioni si sono svolte due volte la settimana, da ottobre a giugno. Si parte da un livello di A1 per passare al livello A2 e quindi al B1 e al B2. «Oltre alla lingua – spiega Patrizia Ferro – vi sono lezioni sulla Costituzione e sulla cultura italiana, sull’arte e sulle bellezze della Penisola». Al termine dell’anno scolastico, la consegna dei certificati a 127 persone provenienti da 28 paesi e residenti nel Novarese. Fra le nazioni più rappresentate l’Ucraina, il Senegal, il Burkina Faso, il Mali, ma anche Santo Domingo, il Venezuela, l’Iran.

Agli studenti i complimenti di Massimo Zanetta, vice preside della Gobetti: «Impariamo a non aver paura degli altri» ha aggiunto alle congratulazioni. Patrizia Ferro ha osservato che «vivere insieme è possibile e la scuola è una porta che si apre alla convivialità, l’alternativa alla violenza. Mettiamo insieme quello che ci unisce e lasciamo da parte che ci divide». Soddisfatta della scuola Svetlana Fedorova, ucraina della zona di Leopoli: «Ho 42 anni, faccio la badante e questo corso mi è stato molto utile perché mi permette di comunicare meglio».

Questo articolo, con notizie e approfondimenti dai territori della Diocesi di Novara, sul nostro settimanale, in edicola a partire da venerdì 21 giugno. Il settimanale si può leggere anche online, abbonandosi o acquistando il numero cliccando direttamente sopra qui.

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